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“Perché questo Convegno? Perché nostra sora madre terra soffre e noi uomini, abitanti privilegiati del pianeta, sordi alle grida di chi ne denuncia le sofferenze, indifferenti alle sollecitazioni del mondo scientifico che prova invano a proporci soluzioni, assistiamo rassegnati al declino di questo meraviglioso dono del Signore che Papa Francesco, nella sua Enciclica Laudato Si , con senso mistico e poetico ed allo stesso tempo semplice ed umano, ha definito la nostra casa comune”.

Con queste parole il Presidente del Rotary Club Novi Ligure Matteo Lavarello ha aperto il Convegno tenutosi sabato 11 marzo presso il Museo dei Campionissimi per celebrare i quarant’anni di attività dell’organizzazione, dal titolo “Un nuovo progetto dell’Abitare la terra per un’inedita sintesi tra etica ed ambiente”. L’intento dell’organizzazione, che “da sempre ha messo a disposizione le proprie energie a sostegno del bene della comunità”– come ricordato dal Prefetto della Provincia di Alessandria Romilda Tafuri  durante i suoi ringraziamenti– è quello di contribuire al risveglio della coscienza ambientale della società, anche attraverso il progetto futuro di un “Centro permanente di ideazione, promozione, diffusione dei percorsi dalla cultura e dell’etica ambientale”.

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Un tema delicato da affrontare soprattutto per la sua forte attualità, che ha destato l’attenzione di alcune tra le massime autorità rotariane, presenti all’evento insieme al Sindaco di Novi Ligure Rocchino Muliere e al Prefetto di Alessandria:  il Rotary International Director Gerard Allounneau, il quale ha ricordato anche la campagna “End Polio Now” sostenuta dal Rotary per combattere la poliomielite; il Past Rotary International Direct Giuseppe Viale di origini Novesi; il Past District Governor e Presidente CODIFAM Luigi Liuzzo, che ha dimostrato il suo forte sostegno al progetto con la promessa di presentarlo nel suo distretto  e Tiziana Lazzari, Governatore del Distretto Rotary 2032  che a sua volta ha promosso un fondo a sostegno e sviluppo del territorio oltre ad aver cofinanziato il progetto “prima i giovani” che ha previsto l’assegnazione di sette borse di studio ad alcuni studenti laureti al Politecnico di Torino e alla Scuola dell’Università di Genova.

Dopo i saluti augurali di rito la parola è passata ai relatori esperti, coordinati dal giornalista Mario Paternostro.

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Ad aprire il confronto il Prof. Luciano Valle, Presidente del Centro Etica Ambientale di Bergamo e Docente di Etica all’Università di Pavia – “Questi non sono tempi e momenti in cui ci dobbiamo fermare alla piccola situazione locale ma tempi che richiedono un ampiamento di prospettiva perché siamo all’interno della più grande crisi di civiltà che la storia abbia conosciuto, una crisi non provocata dai conflitti interumani ma che coinvolge la terra e l’ambiente”– spiega il Prof. Valli – “Nel 2015 il mondo ha dato un segnale fortissimo di speranza con tre eventi unici, l’Enciclica Laudato Si, la conclusione di Expo Milano 2015 con la Carta della Terra ed il Summit sul clima di Parigi che ci fanno capire che siamo pronti ad affrontare il viaggio verso un Nuovo Umanesimo Planetario […] La Terra non è uno strumento a nostra disposizione come noi pensiamo. L’uomo deve avere un atteggiamento diverso, deve pensare in modo diverso e quindi educare i propri figli in modo diverso per far capir loro che il mondo è una risorsa da salvaguardare”.

La Prof.ssa Claudia Sorlini, Professore Emerito dell’Università degli Studi di Milano,  con la sua relazione “La scienza può contribuire ad un nuovo modo di abitare il pianeta?” ha  poi sottolineato le conseguenze dell’indifferenza umana di fronte ad alcuni cambiamenti climatici ed ambientali e come l’impatto ambientale sia estremante collegato a quello sociale. In seguito ha dimostrato i continui sviluppi ed aggiornamenti fatti nel campo della ricerca medica, agricola e delle energie rinnovabili.

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L’On. Luciano Violante, Presidente della Camera dei Deputati, ha invece affrontato il tema della tutela del paesaggio nella Costituzione, ricordando che i danni che noi tutti arrechiamo all’ambiente producono degli effetti non sulla nostra generazione ma su quelle che verranno – “C’è bisogno di un cambiamento nel nostro stile di vita. Cambiare stile di vita vuol dire garantire un futuro all’ambiente”.

La discussione è stata chiusa dall’intervento del Mons. Francesco Vittorio Viola, Vescovo di Tortona, il quale ha spiegato come nel testo dell’ Enciclica “Laudato Si” Papa Francesco si sia ispirato alle parole di San Francesco D’Assisi attraverso delle citazioni dirette presenti in tutto il Suo ragionamento.

Federica Riccardi

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