Il conducente di un mezzo pesante in transito sull’autostrada A/26 Genova – Gravellona, dopo essere stato fermato da una pattuglia della Sottosezione Polizia Stradale di Ovada, esibiva agli Agenti una patente falsa.

Gli operatori non si lasciavano trarre in inganno, in quanto, la patente, sebbene ben fatta, aveva delle difformità evidenti, quali l’assenza dei sistemi di sicurezza, nonché la qualità di stampa dei caratteri dei dati del conducente, che era palesemente diversa dagli originali.

A seguito di successivi e più approfonditi accertamenti, emergeva che tutti i documenti esibiti non riportavano le esatte generalità del soggetto, il quale era stato destinatario di un precedente provvedimento di revoca della patente di guida.

Oltre alla patente di guida emergeva che l’autotrasportatore aveva un contratto di lavoro, con lo stesso nominativo riportato sulla patente, di persona terza ed estranea al tutto.

Il documento ed il contratto di lavoro venivano sequestrati e trasmessi al Gabinetto Regionale della Polizia Scientifica di Genova per gli accertamenti tecnici di tipo non distruttivo.

Il conducente veniva sanzionato amministrativamente per essersi messo alla guida avendo la patente revocata, nonché per essere sprovvisto della carta conducente del cronotachigrafo, per un ammontare di circa 6000,00 euro, ma soprattutto deferito all’Autorità Giudiziaria per i reati di falsità materiale in atto amministrativo commessa dal privato, sostituzione di persona e per aver reso false dichiarazioni a un pubblico ufficiale sulla propria identità.

Infine, nei confronti del datore di lavoro sono state avviate ulteriori indagini finalizzate ad accertare eventuali responsabilità penali.

Di Fausta Dal Monte

Giornalista professionista dal 1994, amante dei viaggi. "La mia casa è il mondo"

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