Protesta vibrante della Polizia Penitenziaria dopo la folle e assurda violenza è consumata nella Casa di reclusione di Alba. 

Il fatto

Lo racconta Vicente Santilli, segretario piemontese del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria: Un internato, che giorni prima aveva danneggiato l’impianto elettrico e beni dell’Amministrazione, martedì ha aggredito, senza alcun motivo, prima il poliziotto di sorveglianza (al pronto soccorso 30 giorni di prognosi) e poi i due colleghi intervenuti per aiutarlo (contusi entrambi, prognosi 7 e 5 giorni). A questo episodio si aggiunge quello di lunedì, quando un altro internato ha aggredito un altro Agente di sezione, poi refertato con prognosi di 4 giorni. In entrambe le occasioni è intervenuto anche il neodirettore e il comandante di reparto di rientro dalla sede di missione”. 

Un vero paradosso. Secondo logica, questi detenuti dovrebbero prenderle di santa ragione dopo episodi del genere. E invece, se i poliziotti reagissero come sarebbe logico e umano, verrebbero indagati. Che mondo strano…

La tensione

Sono stati momenti difficili all’interno della struttura. Il sindacalista Santilli esprime solidarietà ai colleghi feriti e rimarca alcune peculiarità del carcere di Alba: “Ci sono 33 internati socialmente pericolosi e il presidio sanitario è operativo dalle 8 alle 20, mentre di notte il medico di guardia non sempre è presente. E lo specialista psichiatrico c’è solo una volta a settimana o su richiesta specifica”.

La protesta

Senza peli sulla lingua Donato Capece, segretario generale del SAPPE: “La situazione è sempre più critica. Sono decenni che chiediamo l’espulsione dei detenuti stranieri, un terzo dei presenti in Italia, per fare scontare nelle loro carceri le pene, ma anche di riaprire gli Ospedali Psichiatrici Giudiziari, in cui mettere i detenuti con problemi psichiatrici, sempre più numerosi. Servono urgenti provvedimenti per fronteggiare ed impedire le aggressioni fisiche, strumenti come quelli in uso a Polizia di Stato e Carabinieri, ossia pistola “taser”

Come non essere d’accordo? Speriamo che qualcuno si muova e agisca.

Di Raimondo Bovone

Ricercatore instancabile della bellezza nel Calcio, caparbio "incantato" dalla Cultura quale bisettrice unica di stile di vita. Si definisce "un Uomo qualunque" alla ricerca dell'Essenzialità dell'Essere.

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