La Casa Circondariale di Biella

Il carcere di Biella, domenica 12 novembre, è stato teatro della follia delinquenziale di due detenuti maghrebini che hanno messo sotto-sopra la struttura. Racconta il fatto Vicente Santilli, segretario regionale del SAPPE: I due, verso le 13.30, dal cortile dei passeggi hanno lanciato pietre contro due ispettori e due agenti, affrontandoli poi con calci e pugni. Motivo: volevano stare con la porta dei cortili aperta! Poi sono saliti sul tetto e, solo nel pomeriggio, si è riusciti a convincerli a scendere, con l’intenzione di trasferirli. Portati nelle salette, hanno distrutti il lavandino di un bagno provocando l’allagamento di un intero corridoio dell’Area sicurezza”.

Vicente Santilli segretario SAPPE Piemonte

Il sindacato chiede 14-bie taser

“La situazione penitenziaria è sempre più critica – dichiara Donato Capece, segretario generale del SAPPE a causa di una popolazione detenuta refrattaria alle regole. Il SAPPE continua a chiedere l’applicazione dell’articolo 14 bis che prevede restrizioni adatte a contenere tali soggetti, l’espulsione dall’Italia dei detenuti stranieri per scontare la pena nei Paesi d’origine, la riapertura degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari per il contenimento dei detenuti malati mentali. Ma è urgentissimo dotare al più presto la Polizia Penitenziaria del taser o, comunque, di altro strumento utile a difendersi”.

 

 

Dal di fuori uno si chiede: ma come è possibile? Perché in un carcere ‘normale’, già dopo il lancio di pietre, questi erano in manette, in cella di isolamento, a pane e acqua una settimana. E invece vanno, vengono, fanno….

Di Raimondo Bovone

Ricercatore instancabile della bellezza nel Calcio, caparbio "incantato" dalla Cultura quale bisettrice unica di stile di vita. Si definisce "un Uomo qualunque" alla ricerca dell'Essenzialità dell'Essere.

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