Grande risultato ottenuto nel giorno del compleanno della Dieta Mediterranea a tutela Unesco. 

“Dopo l’approvazione definitiva della legge per fermare i cibi costruiti in laboratorio nei bioreattori, la battaglia si sposta in Europa dove l’Italia, che è leader mondiale nella qualità e sicurezza alimentare, ha il dovere di fare da apripista nelle politiche di tutela della salute dei cittadini”. Lo ha affermato Coldiretti Alessandria in occasione della manifestazione di agricoltori e allevatori di Roma sull’argomento.

La legge

Questa sul cibo artificiale è un risultato che tutela la qualità, la salute e i primati Made in Italy con la dieta mediterranea, proprio nel giorno del compleanno della sua iscrizione nella lista del patrimonio culturale immateriale dell’Unesco, avvenuta il 16 novembre del 2010.
Il provvedimento, varato dal Parlamento, pone l’Italia all’avanguardia e trova terreno favorevole anche in buona parte dell’opinione pubblica europea, dove si sta diffondendo una nuova consapevolezza circa i pericoli legati a una tecnologia dai contorni oscuri che rischia di cambiare la vita delle persone e l’ambiente.

Un hamburger sintetico fatto in laboratorio

Le parole

Così il presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco: “Non dobbiamo dimenticare che l’Italia, grazie al pressing della raccolta firme di Coldiretti, è stata il primo Paese ad adottare norme nazionali per l’obbligo di etichettatura di origine degli alimenti, verso cui si sta allineando l’UE col superamento di dubbi e contestazioni, a livello nazionale e comunitario, che fanno ormai parte del passato”.

La dieta mediterranea

È il modello alimentare che ha garantito agli italiani valori record di longevità, affermandosi a livello planetario e classificandosi ‘migliore dieta al mondo 2023’, sulla base del best diets ranking elaborato dai media statunitense U.S. News & World’s Report’s, noto a livello globale per la redazione di classifiche e consigli per i consumatori.

Per il direttore Coldiretti Alessandria Roberto Bianco “la legge è un impegno a difesa della dieta mediterranea e un segnale importante per l’UE, che da oltre 40 anni ha messo al bando l’uso di ormoni negli alimenti. Usati, invece, nei processi produttivi della carne a base cellulare”. 

La commercializzazione

Una eventuale richiesta di autorizzazione, pervenuta all’Ue, non potrebbe essere valutata con le procedure ordinarie dei novel food, ma con le stesse procedure previste per i medicinali, che necessitano di approfondite sperimentazioni. Alla luce del fatto che sarebbero 53 i pericoli potenziali per la salute legati ai cibi prodotti in laboratorio, individuati nel Rapporto Fao e Oms che parla di “Cibo a base cellulare”, definizione considerata più chiara rispetto al termine “coltivato” (es. “carne coltivata”), preferito dalle industrie produttrici perché più accattivante.

Di Raimondo Bovone

Ricercatore instancabile della bellezza nel Calcio, caparbio "incantato" dalla Cultura quale bisettrice unica di stile di vita. Si definisce "un Uomo qualunque" alla ricerca dell'Essenzialità dell'Essere.

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