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In Italia, a ottobre, come evidenziano i dati del Servizio politiche attive e passive del lavoro della UIL Nazionale, sono state richieste 36.408.886 ore di cassa integrazione con un aumento, rispetto al mese di settembre, del 78,6%.
In Piemonte la richiesta è stata di 2.676.068 ore, in aumento del 122,5% (+123,7% ordinaria, +122,5% straordinaria, +49,7% deroga).
A ottobre, i lavoratori piemontesi tutelati sono stati 15.742, con un aumento di 8.666 unità rispetto al mese precedente.

PRIMI DIECI MESI DEL 2017
In Piemonte, nei primi dieci mesi dell’anno, la richiesta è stata di 29.490.029 ore, in diminuzione del 58,4% rispetto all’analogo periodo del 2016 (-29,6% ordinaria, -65,9% straordinaria, -75,4% deroga). A livello nazionale sono state autorizzate 302.777.647 ore, con una riduzione del 39,9%.
Le province piemontesi hanno fatto registrare il seguente andamento: Vercelli -12,6%, Novara -16,3%, Asti -18,4%, Cuneo -32,2%, Biella -33,9%, Alessandria -35,9%, Verbania -53,1%, Torino -69%.
Torino, con 16.437.529 ore, è la seconda provincia più cassaintegrata d’Italia, dopo Roma. Il Piemonte è al 3° posto per richiesta di ore di cassa integrazione, preceduto da Lombardia e Puglia.

SETTORI PRODUTTIVI
Nella nostra regione, la variazione percentuale della cassa integrazione per settori produttivi, nel confronto tra i primi dieci mesi del 2017 e del 2016, è stata la seguente: Industria -60,9%, Edilizia -21,2%, Artigianato -75,6%, Commercio -36,8%, Settori vari -100%, per un totale di -58,4%.

FONDO DI INTEGRAZIONE SALARIALE (FIS)
Dal 1° gennaio 2016 al 15 novembre 2017, in Italia, sono state autorizzate 11.675.602 ore del Fondo di Integrazione Salariale (FIS), il nuovo strumento di sostegno al reddito che sostituirà integralmente la cassa integrazione in deroga per le aziende con più di 5 dipendenti.
Il Piemonte, con 1.847.173 ore, è la seconda regione per utilizzo del FIS, dopo la Sicilia.
Dall’entrata in vigore (1° gennaio 2016) a oggi, il FIS ha tutelato 11.949 lavoratori in Piemonte.

DICHIARA IL SEGRETARIO GENERALE UIL PIEMONTE GIANNI CORTESE:
“Pur se in presenza di sbalzi, l’andamento complessivo delle richieste di cassa integrazione, nel 2017, conferma un dimezzamento di ore rispetto allo scorso anno. Siamo ancora distanti dai livelli del 2007, ultimo anno pre-crisi, ma è evidente un discreto miglioramento della situazione e un maggior sfruttamento degli impianti produttivi. Aspettiamo di vedere se il miglioramento dell’economia sarà in grado di determinare maggiori investimenti pubblici e privati, perché da questo indicatore, coniugato ai consumi interni e alle esportazioni, si potrà valutare la qualità e la durata della ripresa. Noi siamo convinti che il rinnovo di tutti i contratti di lavoro e il varo, nel 2018, di una riforma in grado di rendere più giusto il sistema fiscale italiano potrebbero dare un grande contributo allo sviluppo del nostro Paese”.