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L’inchiesta avviata dalla Procura di Brescia sulle discariche alessandrine è stato l’argomento d’apertura del consiglio comunale di Novi Ligure riunitosi giovedì scorso. Le indagini in corso riguardano infatti anche SRT S.p.A., società per il recupero ed il trattamento di rifiuti che gestisce le discariche di Novi Ligure e Tortona.

Nei giorni scorsi era stata divulgata da alcune testate online una notizia inesatta riguardante l’arresto del direttore e del responsabile degli impianti della società. Nonostante la già avvenuta smentita da parte della Società, il Primo cittadino di Novi Ligure ha voluto ribadire la questione, invitando all’attenzione nel dare giudizi affrettati. “Siamo in una fase particolare e delicata che coinvolge gran parte dei nostri comuni. – ha spiegato il Sindaco Rocchino Muliere – Abbiamo piena fiducia nella Magistratura e ci auguriamo che venga fatta chiarezza nel più breve tempo possibile. Il nostro compito è di tutelare gli interessi dei cittadini senza guardare in faccia a nessuno, se qualcuno ha sbagliato dovrà renderne conto”.

Il Sindaco ha poi proposto la convocazione di una Commissione Consiliare per ascoltare i vertici di SRT per capire che cosa è accaduto nelle discariche gestite dalla società nel corso degli anni 2014 e 2015 tenendo come anno di riferimento il 2013, anno in cui è entrato in vigore il provvedimento ministeriale che obbligava il trattamento di tutti i rifiuti indifferenziati in fos, per il quale SRT si è accordata con Aral Alessandria.

Come da norma i controlli sui rifiuti vengono effettuati al loro ingresso nella discarica di Castelceriolo e almeno quattro volte all’anno a campione sul fos (frazione organica stabilizzata) da SRT. Ultimante le analisi effettuate da SRT venivano commissionate a terzi laboratori una volta al mese.

Nonostante la dettagliata spiegazione del Sindaco, la consigliera Maria Rosa Porta ha richiesto che l’Amministrazione comunale s’impegni nel richiedere al più presto possibile eventuali analisi  sui rifiuti di via Bosco Marengo, oltre quelle fatte da chi di dovere, per tutelare la salute dei cittadini.

Ad agitare gli animi è stato l’intervento del capogruppo del M5S Fabrizio Gallo, il quale, dopo aver sottolineato l’allarmante piega che sta prendendo la questione della gestione illecita dei rifiuti in ampie zone del nord Italia tanto da coinvolgere anche i nostri territori, ha poi spostato l’attenzione sul rapporto di Guerci con la Sherpa-Coaching Consulting Services, il cui presidente del consiglio di amministrazione è Nino Andronico e di cui fino allo scorso dicembre era socio anche il figlio, Francesco Andronico, consigliere comunale di maggioranza e anche presidente della commissione consiliare che si occupa di rifiuti.  “Mi chiedo – ha asserito Gallo – e vi chiedo se sia opportuno che quest’ultimo continui, come chiedo a Francesco Andronico, nel rispetto della sua persona, di valutare attentamente se non sia il caso di rimettere il mandato ricevuto, se lo scenario è quello delineato.”- ritenendo opportuna la stessa soluzione anche per i Cda delle aziende pubbliche coinvolte.

Il Consigliere Andronico ha prontamente spiegato la sua posizione nella Sherpa – “Ho fatto parte della Sherpa fino al dicembre del 2016, poi non potevo più starci dietro e mi sono dedicato a pieno al mio studio legale, cedendo la mia quota. Non ho mai partecipato ad attività illecite ed ho la coscienza pulita.”- mentre il Sindaco e il capogruppo della maggioranza, Andrea Gualco, esprimevano la loro completa fiducia nei confronti del collega.

A fine dell’acceso dibattito la parola è poi passata all’Assessore Tedeschi, il quale ha illustrato l’assestamento del Bilancio di Previsione 2017/2018. “La verifica – ha spiegato L’Assessore al Bilancio – ha fatto emergere maggiori entrate per circa 450 mila euro, cifra che verrà rimessa in gioco sul lato delle spese.” Di questa cifra, infatti, 1 milione e mezza circa verrà reinvestito per la città ( lavori pubblici, urbanistica, attività culturali e sicurezza urbana), in gran parte per finanziare interventi di manutenzione per circa 600 mila euro (400 mila euro per il piano delle asfaltature e ripristino dei marciapiedi, quasi 100 mila euro per la manutenzione del cimitero e la restante parte per il verde e l’arredo urbano). La manovra, approvata con 10 voti favorevoli e 5 contrari (Movimento 5 Stelle e i Consiglieri Bertoli e Porta).

Federica Riccardi