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Giovedì 19 dicembre, alle ore 17, nella sala Bobbio della Biblioteca Civica “F. Calvo” sarà presentata l’esposizione:’Il paesaggio ottocentesco nelle collezioni del museo e della Biblioteca Civica di Alessandria’.

Interverranno l’assessore ai Beni e Politiche culturali,Vittoria Oneto e lo storico dell’arte, Carlo Pesce, che affronterà il tema della pittura di paesaggio.

Dopo la presentazione è prevista una visita guidata alla mostra allestita presso le Sale d’arte di Via Machiavelli, 13.

L’esposizione proseguirà fino al 15 febbraio 2014 e sarà aperta tutti i giovedì dalle 15 alle 18 con ingresso gratuito.

 

La mostra

 

L’esposizione vuole delineare, attraverso una selezione di dipinti del Museo Civico, l’evoluzione della pittura di paesaggio a partire dalla fine del Settecento fino agli inizi del Novecento, sottolineando il passaggio stilistico dal paesaggio romantico e “istoriato” di Chauvin, Migliara, Massimo D’Azeglio a quello realistico della pittura dal vero dei paesisti piemontesi (Giacinto Corsi di Bosnasco, Pietro Sassi).

Abbandonati i soggetti storici e letterari, il paesaggio non è più visto come semplice fondale scenografico, ma campeggia quale soggetto dominante.

L’attenzione viene tutta rivolta alla pittura dal vero, eseguita en plein air; in cui al centro c’è l’osservazione attenta della natura e la descrizione oggettiva del dato visivo, scevro da interpretazioni colte.

Saranno esposti 17 dipinti e 6 libri del fondo antico della Biblioteca Civica datati tra i primi anni dell’Ottocento e i primi anni del 900.

Molti dei dipinti esposti vennero donati nel 1856 alla Città di Alessandria dal noto collezionista alessandrino Lorenzo Castellani.

Tra i volumi merita attenzione l’opera del 1824 Viaggio romantico-pittorico delle provincie occidentali dell’antica e moderna Italia dell’avvocato Modesto Paroletti corredato di vedute prospettiche disegni geometrici ed altre stampe originali litografiche.

Edita a Torino in tre volumi (due dei quali esposti in mostra), usciti a dispense tra il 1824 e il 1834, l’opera con il gruppo di litografie eseguite da Gonin, fu l’opera più rappresentativa dell’illustrazione romantico-pittoresca in Piemonte e la prima di questo genere in Italia, vicina a modelli francesi di libri di viaggio illustrati come, per esempio, i Voyages pittoresques et romantiques dans l’ancienne France di C. Nodier, J. Taylor e A. de Cailleaux (Paris 1820-78).

 

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