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Le affermazioni pronunciate dall’ex sindaco di Alessandria Mara Scagni finiranno presto in un’aula di tribunale. A deciderlo è stata la Procura di Alessandria, in seguito ad una querela presentata il 4 gennaio 2012 presentata dell’ex consigliere comunale di centrodestra Mario Bocchio, che si sarebbe sentito offeso da una frase proferita da Mara Scagni durante un consiglio comunale, che così recitava: ‘Se non foste ladri come siete, non fareste l’ennesimo teatrino’.
Bocchio, durante una conferenza stampa alla quale erano presenti anche Piercarlo Fabbio e Michele Formagnana, ha dichiarato che ‘l’affermazione della Scagni lede ogni singola persona’. ‘Siamo brave persone, abbiamo famiglia, e se non si reagisse si andrebbe a rafforzare la convinzione secondo cui la precedente amministrazione sia andata a casa perchè ha rubato’, ha affermato Bocchio. ‘Durante il processo’, ha proseguito l’ex assessore Pdl, ‘farò sapere che non è così. La situazione attuale è umiliante’. Se da una parte la Scagni dovrà difendersi dall’accusa di ingiurie, dall’altra Fabbio e la sua amministrazione dovranno tornare in tribunale dopo aver presentato ricorso alla sentenza della Corte dei Conti che in primo grado li ha condannati al risarcimento di 7,6 milioni di euro, pari al danno erariale stimato che l’ex giunta di maggioranza avrebbe causato durante i cinque anni di governo. Chissà se Bocchio e Scagni si incontreranno mai nei corridoi del tribunale…

 

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