Il 'maestro' Giuseppe Cornara, a destra, con un giovanissimo Gianni Rivera, cui insegnò le basi del calcio

A volte succede. Cosa? Che i politici la pensino uguale e votino tutti allo stesso modo.
La Commissione Consiliare Toponomastica del Comune di Alessandria, nella seduta del 29 luglio scorso, ha approvato all’unanimità la proposta, presentata dal presidente del Consiglio Comunale, Emanuele Locci, di intitolare un’area cittadina (parcheggio tra via De Negri e via Buozzi) allo sportivo alessandrino Giuseppe Cornara.

Molto amato dagli sportivi alessandrini, Giuseppe Cornara, nato a Gamalero nel 1908, dopo le giovanili nei grigi giocò con Taranto, Alessandria, Casale Sampierdarenese, Pro Vercelli (147-64), esordendo in serie A nell’Alessandria e giocandoci dal ’31 al ’33. Ma fu anche un valido tennista, pur senza raggiungere la cima delle classifiche.

Beppe Cornara calciatore

Negli anni della maturità divenne talent-scout. Fondò nel ’57 il Centro Addestramento Giovani Calciatori dell’Alessandria, tra le prime scuole di calcio italiane, e fu lui a ‘crescere’ quel fenomeno di Gianni Rivera nelle giovanili grigie, vincendo nel ’58 il ‘Seminatore d’Oro’. Ma anche sul campo da tennis fu un valido allenatore, insegnando ad un paio di generazioni l’arte della racchetta: fra i suoi allievi spiccano i nomi di Corrado Barazzutti  (n. 7 ATP) e Roberto Lombardi  (n. 221 ATP). Morì nel ’96, a 87 anni.

“Quella di Cornaraha detto il presidente Emanuele Locci – è una delle figure più amate dagli sportivi alessandrini, sia per il valore sportivo che per l’attività di talent-scout. Persona schiva e discreta, sapeva individuare le qualità dei giovani e come coltivarle e valorizzarle, portando alto il nome della città anche attraverso di loro”.

Di Raimondo Bovone

Ricercatore instancabile della bellezza nel Calcio, caparbio "incantato" dalla Cultura quale bisettrice unica di stile di vita. Si definisce "un Uomo qualunque" alla ricerca dell'Essenzialità dell'Essere.

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