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Riceviamo e pubblichiamo:

Nonostante le nostre richieste puntuali e circostanziate e l’impegno della Direzione ASL, assunto in pubblica riunione, a rispondere in base a criteri oggettivi e di trasparenza, constatiamo con amarezza che la risposta dell’ASL è stata vaga, generica e priva dei necessari elementi conoscitivi sulla gestione sanitaria.

Tale insufficiente modalità di approccio, unita ad altre criticità non ancora risolte, ci impedisce di dare risposte rassicuranti ai cittadini sui bisogni e sui problemi fondamentali, creando un malessere sempre più elevato.

In modo particolare facciamo riferimento a:

  1. il Punto nascita: non è stato ancora dotato della figura indispensabile del neonatologo, con i relativi problemi di rischio, e dell’anestesista per il parto in analgesia, come previsto dalla DGR 1-600
  2. le liste d’attesa: manca una obiettiva analisi settoriale a puntuale sulla loro entità, sulle carenze che le hanno determinate e sulle modalità di miglioramento
  3. la chiusura dell’attività diagnostica ed interventistica della clinica S. Anna: non c’è stata una risposta compensativa adeguata (TAC, RMN, esami ematochimici, chirurgia a bassa complessità, ecc.) da parte della sanità pubblica, aumentando così il disagio dei cittadini e incoraggiando di fatto la mobilità passiva
  4. il trasferimento dei letti di Oncologia: non ci è stata comunicata una analisi precisa e puntuale sulle ragioni che hanno portato alla decisione, se e quali alternative sono state valutate e per quali ragioni sono state escluse. Inoltre non ci è stato comunicato se sono state fatte analisi degli eventuali disagi prodotti mediante una valutazione delle problematiche dei pazienti, dei famigliari e degli operatori

Alla luce di questi eventi chiediamo con urgenza un incontro con il Presidente della Regione e l’Assessore alla Sanità.

Nel corso della seduta di ieri della Commissione Sanità abbiamo appreso con vivo rammarico la decisione della minoranza di dimettersi dalla Commissione Consiliare con la motivazione che “non è stato raggiunto alcun risultato”.

Senz’altro molte richieste non sono state ancora accolte, ma qualcosa – anche di importante è stato ottenuto: il Primario per l’Oncologia e i letti dedicati per Oncologia, per esempio. Del resto anche il Comitato per la Sanità non ha ottenuto risultati. Infatti la situazione in cui ci muoviamo è estremamente complessa e determinata da pesanti vincoli economici.

Riteniamo che le dimissioni della minoranza non rendano un buon servizio alla Città perchè il suo apporto all’interno di un organo istituzionale poteva conferire alle azioni da intraprendere maggiore incisività e assicurare una più ampia e democratica rappresentanza ai cittadini.

Ci dispiace non poter condividere con tutte le forze politiche l’operato di tutta l’Amministrazione per garantire il massimo livello possibile delle prestazioni sanitarie nel nostro territorio.

Siamo certi comunque che, trattandosi di un obiettivo così importante che non può essere strumentalizzato dalla polemica politica, la collaborazione con le forze di minoranza non verrà meno, anche nell’eventuale diversità delle strategie scelte di volta in volta.

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