Dal momento che l’inventore di Facebook ha annunciato che la sua azienda cambia nome in “Meta“, il termine “metaverso” ha iniziato ad essere utilizzato con maggiore frequenza e ad incuriosire le persone.

Ma che cos’è il metaverso? 

 Nell’idea comune si pensa ad una gigantesca città virtuale a cui puoi accedere indossando un visore o un paio di occhiali e dove puoi fare tantissime attività. Puoi giocare, seguire una riunione con i colleghi dell’ufficio, andare ad un concerto, allenarti o provarti la nuova collezione dei tuoi brand di abbigliamento preferito, ecc.. All’interno del metaverso potrai inoltre comprare oggetti virtuali da sfoggiare con gli amici mentre sei in rete sfruttando la tecnologia Blockchain e gli NFT cioè opere d’arte digitali univoche e non falsificabili.

Il metaverso quindi non esiste fisicamente, ma non è corretto affermare che non abbia dimensioni, infatti, si può definire un universo nell’universo, come quello che si può vivere in un videogioco.

Pericoli e problemi

 

Il primo pericolo, senza dubbio, è sociale derivante dal rinchiudersi in un ambiente virtuale ma riflettendo un attimo, sono molti altri i problemi e i quesiti sul quale dovremmo interrogarci: “Chi gestirà il metaverso?” “Basterà un solo metaverso o ne vedremo a decine?”. Bisognerà inoltre pensare alla sicurezza degli utenti, alla gestione della privacy, alle influenze sulla società da tutti i punti di vista e all’egemonia tecnologica che potrebbe crearsi.

Quali aziende sono in corsa per conquistare il Metaverso?

Abbiamo parlato di Meta, ma anche Microsoft, Epic Games, Tencent, Alibaba e ByteDance hanno già investito milioni di dollari sullo sviluppo del loro progetto nel Metaverso. Microsoft per esempio con il programma “Teams” ti consente di partecipare alle videochiamate in versione avatar, fornendo un senso di presenza condiviso in riunione, in questo caso il bello di questa idea è che puoi utilizzarlo da qualsiasi dispositivo, senza aver bisogno di occhiali o visori particolari. Su Fortnite ( Epic Games ) si può già assistere a concerti, film e commemorazioni virtuali come nel caso di Martin Luther King Jr. Alibaba vuole farsi trovare pronta all’esplosione dell’e-commerce virtuale, mentre ByteDance (che controlla TikTok) sta capendo come far evolvere i video in formato 3D.

In pratica ne vedremo di tutti i colori! In realtà non sappiamo ancora dove questi progetti e queste innovazioni ci porteranno ma sicuramente non possiamo negare che ci sono le premesse per vivere una nuova rivoluzione tecnologica.

Matteo Falco

Di Fausta Dal Monte

Giornalista professionista dal 1994, amante dei viaggi. "La mia casa è il mondo"

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