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“Canto il ritornello che a me piace tanto e che fa Dudù, Dudù, Du-dù” canticchia il canuto signore giocando con un meraviglioso barboncino bianco. Il cane lo guarda tutto contento e ascolta le sue parole: “Dudù, è proprio vero che il cane è il miglior amico dell’uomo, tu mi salverai, se il 55,6% delle famiglie italiane ha un cane e i cani abbandonati nei canili sono 150mila, potrei inventare una campagna elettorale su di voi e prendere… vediamo…almeno 10 milioni di voti.” Il barboncino scodinzola e già immagina la sua casa piena di amici a quattro zampe.
vignetta satiraIl vecchio per antico pelo continua: “Altro che grazia del Presidente della Repubblica, altro che ricorsi degli avvocati, altro che magistrati, altro che pupilli traditori e giovani pulzelle sfruttatrici, gliela farò vedere io: andrò in Europa e mi siederò sullo scranno più alto”. Il tenero animale lo guarda riflessivo, quasi pensieroso. Passano i mesi e il vecchio instancabile gira tutta l’Italia, visita canili, si fa ritrarre in mezzo a decine, centinaia di cani, stringe mani nelle piazze, reclamizza le crocchette migliori, in televisione è sempre accanto a cani di tutte le razze mentre Dudù a casa da solo aspetta, aspetta, aspetta.
Si era immaginato giochi meravigliosi con i suoi simili, corse nel parco con il suo vecchio padrone con tutti i cani del canile, invece si ritrova su un tappeto da solo a guardare il suo padrone in televisione che accarezza altri cani.
“Ho sbagliato a pensare da cane – dice a se stesso – il mio vecchio mi parlava da umano e allora io faccio l’umano”. La campagna elettorale finisce e il pelato signore torna finalmente a casa, soddisfatto e tronfio del proprio successo, si siede stancamente sulla poltrona e chiama Dudù. Il cane timidamente gli si avvicina, lui lo accarezza, si inchina al suo orecchio e pieno di orgoglio gli dice: “Dudù abbiamo vinto, ha funzionato, vado al parlamento europeo!” Il cane si fa coraggio e inizia a dire a se stesso “Forza ce la puoi fare parla come gli  umani” miracolosamente dalla sua bocca esce un guaito e dice: “Caro padrone, non hai vinto tu ma i cani, quindi al Parlamento ci andiamo noi!”.
Il canuto signore sviene e quando si riprende si ritrova nell’emiciclo di Bruxelles, legato ad un elegante guinzaglio, si guarda attorno e vede sugli scranni dei parlamentari tutti i cani che aveva visto in campagna elettorale, gira la testa e alla fine del guinzaglio c’è la zampa di Dudù, in giacca e cravatta seduto sullo scranno più alto, che lo tiene compassionevolmente accanto a sé.

 
Fausta Dal Monte

Di Fausta Dal Monte

Giornalista professionista dal 1994, amante dei viaggi. "La mia casa è il mondo"

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