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La Presidente De Luise scrive al premier Conte
Non spostare le scadenze fiscali è un grave errore: da oggi sino a fine mese c’è un maxiingorgo di termini e adempimenti fiscali che va assolutamente evitato. Anche perché
rischia di drenare la liquidità di tantissimi imprenditori, già messa a dura prova dalle
difficoltà sorte per effetto dei provvedimenti restrittivi alle libertà personali ed alle attività
produttive e commerciali imposte per arginare l’espandersi dell’epidemia da COVID-19.
Così Confesercenti.
Il combinato dei prelievi fiscali rimandati nel periodo del “lockdown”, di quelli ordinari che
dovrebbero essere rimandati ora relativi alla dichiarazione dei redditi, di quelli straordinari
in scadenza a settembre e i versamenti relativi al II acconto delle imposte sui redditi e
dell’IMU, potrebbero scatenare la ‘tempesta perfetta’ sulle imprese, con grave rischio
soprattutto per le attività piccole e medie. Una situazione che potrebbe portare molti
contribuenti a non essere in grado di rispettare le scadenze.
La soluzione corretta sarebbe far slittare i versamenti relativi alle dichiarazioni dei
redditi almeno fino alla fine di ottobre, per evitare un altro ingorgo che si profila con la
scadenza del 30 settembre, e, soprattutto, la possibilità di rateizzare i versamenti per un
congruo periodo di tempo, anche oltre la fine del corrente anno fiscale. Gli eventi
eccezionali di quest’anno dovrebbero infatti indurre il Governo a superare la “sacralità”
della scadenza del 31 dicembre imposta per esigenze di bilancio pubblico e concedere la
possibilità di rateizzare le prossime scadenze con pagamenti anche oltre la fine dell’anno
per evitare che tante imprese rischino la chiusura definitiva: riteniamo che sia più
lungimirante incassare un po’ più tardi ma incassare, anziché causare una chiusura
indiscriminata di tante piccole realtà imprenditoriali.
Su questo la presidente di Confesercenti patrizia De Luise ha scritto al premier
Giuseppe Conte.

Di Fausta Dal Monte

Giornalista professionista dal 1994, amante dei viaggi. "La mia casa è il mondo"