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Prende il via, su iniziativa del Comune di Alessandria, un’importante percorso di sensibilizzazione della comunità cittadina alla valorizzazione dei propri “Beni comuni”. Nella mattina del 27 febbraio – presso la Sala Consiliare Comunale e alla presenza dell’assessore alla Coesione sociale Mauro Cattaneo e del Dirigente Comunale responsabile Rosella Legnazzi – è stato presentato un avviso (con alla base un regolamento approvato con deliberazione n.161 lo scorso 10 dicembre dal Consiglio Comunale di Alessandria e finalizzato specificamente alla “cura e gestione condivisa dei Beni comuni urbani”) che intende invitare i cittadini attivi a presentare all’Amministrazione proposte di collaborazione per la cura, la rigenerazione e la gestione condivisa, nella forma del bene comune urbano, dell’area di proprietà comunale di “Forte Acqui”, in via Casalcermelli (zona Cristo) ad Alessandria. Tutto questo in perfetta coerenza con le previsioni della Carta Costituzionale all’art.118 comma 4 (Stato, Regioni, Città metropolitane, Province e Comuni favoriscono l’autonoma iniziativa dei cittadini, singoli e associati, per lo svolgimento di attività di interesse generale, sulla base del principio di sussidiarietà), oltre che con quanto sancito dallo Statuto Comunale di Alessandria (art. 2 e 4).

L’assessore Cattaneo sostiene in conferenza stampa il valore innovativo della proposta, che pone il Comune di Alessandria su una strada di sperimentazione già messa in atto dall’amministrazione comunale di Bologna, dove su proposte dei cittadini si sono realizzati – ad esempio – sportelli di informazione ed esperienze di alfabetizzazione digitale. L’iniziativa si propone la valorizzazione di un’area cittadina di pregio, ma sconosciuta alla maggior parte della popolazione: con pochi interventi sarebbe possibile riqualificare la zona come parco pubblico, dando seguito a progetti già avviati: Abbiamo scelto l’area dell’ex-Forte Acqui – sottolinea Cattaneo – perché è un vero e proprio polmone verde e un elemento del patrimonio di proprietà comunale ancora nascosto, di cui credo solo una parte di alessandrini siano veramente consapevoli della sua suggestività paesaggistico-naturale. Non a caso, l’impegno di valorizzazione dell’ex-Forte Acqui si è già focalizzato attraverso il varo di due precedenti progetti, tuttora in corso, quali, per un verso, gli “Orti sociali” gestiti con la Caritas Diocesana, e, per altro verso, l'”Apiario urbano” curato dall’associazione APS Cambalache e volto a coinvolgere richiedenti asilo e rifugiati in attività di formazione ed inserimento lavorativo.

Le proposte progettuali da parte di singoli cittadini, enti e associazioni, possono riguardare interventi di cura, rigenerazione e gestione condivisa dello spazio verde interno ed esterno alle mura; interventi di cura, rigenerazione e gestione condivisa delle casematte presenti all’interno del Forte. Le attività devono essere preferibilmente ispirate alla promozione della creatività, dell’innovazione sociale dei servizi collaborativi e all’innovazione digitale.

Le proposte di collaborazione devono essere inviate per posta elettronica (mail o pec) all’indirizzo: [email protected] entro le ore 12 del 16 marzo 2017, secondo lo schema di domanda che sarà possibile reperire sul sito del Comune. E’ altresì ammessa la consegna a mano, entro lo stesso termine, presso l’Ufficio Protocollo dell’Ente. Entro un termine massimo di 30 giorni verranno forniti dall’amministrazione comunale riscontri alle singole proposte progettuali presentate. Tutte le proposte saranno pubblicate dall’Amministrazione Comunale sul proprio sito internet: www.comune.alessandria.it

Barbara Rossi

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