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Riceviamo e pubblichiamo:
Un’amministrazione oggi deve tenere conto delle nuove norme che verranno emanate nei prossimi anni.
Il Parlamento Europeo ha già approvato il nuovo pacchetto per l’economia circolare che prevede tra l’altro il 70% di riciclo, ovvero almeno l’85% di raccolta differenziata.
Economia circolare significa avvicinare i diversi attori imprese, come produttori, i commercianti e in generale la distribuzione e i cittadini come consumatori; un’amministrazione responsabile si fa garante di una corresponsabilità nell’interesse comune
Per questo al di là del sistema di raccolta uno dei punti cardine è la tariffazione puntuale, ovvero far pagare in base a quanti rifiuti si producono e a quanti se ne differenziano.
La tariffa puntuale consente anche di avere molti feedback da territorio e costruire un processo di ascolto fondamentale non solo per un miglioramento continuo, ma anche per dare avvio a nuove occasioni di impresa, tre esempi:
  • centri per la riparazione e riutilizzo in cui si garantisce l’accesso a beni a prezzi bassi per le fasce meno abbienti, si dà un’occasione ai pensionati di offrire la loro manualità insegnandola alle nuove generazioni, il tutto evitando rifiuti alla discarica
  • Imprese che offrono servizi di noleggio o lavaggio, ad esempio i pannolini lavabili, ricondizionati, sul modello delle tovaglie dei ristoranti o lenzuola degli hotel
  • Nuovi ricicli, come il lavaggio e riciclo delle terre di spazzamento, con minor necessità di cave, minor fabbisogno di discarica
Il tutto deve passare attraverso il recupero del dialogo e dell’ascolto, ad esempio con la convocazione degli stati generali per l’economia circolare alessandrina.
VENERDI’ 08/06/2017 ORE 17,30 – LIBRERIA MONDADORI VIA TROTTI 58, ALESSANDRIA PREMESSA LAVORO Considerata la stagnazione economica in cui versa il nostro Paese, non dissimile dal contesto Europeo, il progetto che presento si pone come obiettivo la creazione di lavoro professionale, d’impresa e artigianale e commerciale con innovativi contenuti sociali. MICRO ECONOMIA LOCALE Si tratta di mettere in moto la microeconomia locale per connettersi con i migliori produttori di materiali ecosostenibili sia di area che di respiro Europeo. Dalle pietre e calci provenienti dalla provincia di Torino alla canapa dell’Astigiano, ai pannelli solari e fotovoltaici del Cuneese, al pellet e i pannelli in fibra di legno Valdostani, ai prodotti in lana di pecora, i mattoni crudi con impasto di paglia ed il sughero prodotti in Sardegna, ai prodotti dell’impiantistica termoidraulica del nord Europa ed a quelli del legno e derivati dell’Est Europeo. La riapertura delle piccole attività commerciali attraverso il risanamento dei piani terra dei centri urbani. MANCA LA PICCOLA MANUTENZIONE Cercare di contribuire alla messa in moto dell’economia del settore edile di una piccolissima area del territorio cittadino significa rivalutazione del nostro straordinario patrimonio. Ciò non può che essere produttivo per spezzare quel processo di abbandono in cui versa il nostro patrimonio edilizio. Da un decennio manca anche quella piccola, ma fondamentale manutenzione ordinaria la cui assenza produce devastanti effetti di degrado su interi Condomini, isolati e quartieri. RAMMENDO DELLE PERIFERIE L’attività progettuale che mi accingo a proporre interviene direttamente sul pessimo stato di conservazione del Centro Storico e con esso intendo riferirmi soprattutto alle aree periferiche, ai “non luoghi” presenti nella città di Alessandria. E’ soprattutto il Centro Storico dove il tessuto edilizio paga il più alto prezzo di abbandono a causa della carenza di liquidità e di certezze economiche che attanagliano la maggior parte delle famiglie. E’ nel Centro Storico che necessita intervenire pesantemente non solo con interventi strutturali occasionali e decorativi, ma strutturali e soprattutto con un nuovo pensiero, che dia corpo ad un’economia verde ed a una vera e propria filosofia ambientalista. Noi non vogliamo il “rammendo delle periferie”, noi vogliamo un vestito nuovo per i nostri Centri Storici e le nostre periferie urbane. SVILUPPO CONDIVISO Così come io mi definisco un Architetto sociale a Km. 0, intendo coinvolgere il mondo dell’edilizia e dei nuovi attori ed utilizzatori finali partendo dal basso, coinvolgendo, formando, accelerando un processo culturale. RIPARTIRE DALLA COMUNITA’ Ritornare alla comunità vuol dir ripartire dal basso per ricostruire un sistema di relazioni in cui l’individuo trova la sua identità che ne rafforza e stimola il protagonismo sociale. L’IDEA I cittadini di un ambito territoriale omogeneo, il primo caso pilota nel borgo campidoglio di Torino (in fase di perfezionamento) costruiscono una rete d’imprese a Km 0, da sostenere nelle assemblee condominiali, per un recupero di qualità, partecipazione, innovazione ed efficienza. Lavorare per il mio habitat. PARTECIPAZIONE Il PROGETTO RECUPERO CONDOMINI promuove partecipazione, socialità, comunità, cittadinanza attiva, habitat, economia verde Smart, valori innovativi e sani, tipici della miglior cultura Europea. ABITARE URBANO I concetti di partecipazione e solidarietà rappresentano, ad oggi, il binomio cardine su cui il Quartiere Campidoglio persegue i propri obiettivi di riqualificazione e sviluppo. Dopo 25 anni di attività nel territorio e la realizzazione di molti progetti partecipati, oggi tocca al PROGETTO RECUPERO ECOALESSANDRIA, una forma di autogoverno del territorio dove i Cittadini prendono in mano il destino dell’abitare urbano fatto non solo di eventi culturali, ma anche di interventi di qualificazione strutturale ed efficientamento energetico. TERRITORIO ATTIVO Esso si pone nel contesto dell’AREA CENTRALE ALESSANDRIA, di quella nazionale ed Europea con le caratteristiche di un MODELLO PILOTA, all’interno dell’attualissimo panorama inerente il recupero edilizio ed il risparmio energetico. Il progetto mette in campo ambiziosi obiettivi, capaci di comunicare, partecipare e coinvolgere. CREAZIONE DI UN’ASSOCIAZIONE DI ABITANTI PER LA PROMOZIONE DELLA RIQUALIFICAZIONE URBANA PARTECIPATA NELL’ESEMPIO GIÀ ESISTENTE IN TORINO – BORGO CAMPIDOGLIO RESPIRO EUROPEO In base a quanto premesso e con tale maturata esperienza, si intende attivare la microeconomia dell’intero Centro Storico per costruire un grande progetto di recupero ambientale, di respiro Europeo: un vero e proprio MODELLO DI LAVORO RIPETIBILE. SVILUPPO ESECUTIVO AZIONE POLITICO/STRUTTURALE Mettere in rete tutta la microeconomia di un ambito territorialmente e storicamente riconosciuto. Recuperare coesione sociale per una strategia identitaria comune capace di reggere il rapporto con il sistema di “sviluppo” obsoleto, diseguale, violento e proprio per questo a livello ambientale devastante.

Di Fausta Dal Monte

Giornalista professionista dal 1994, amante dei viaggi. "La mia casa è il mondo"