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Con lo spettacolo “È stato la Mafia” di Marco Travaglio, l’attrice toscana interpreta personaggi della storia italiana

Prima che protagonista, sostenitrice del compianto regista Carlo Mazzacurati e tifosa della Juventus

Valentina-Lodovini-(2)Non capita certo tutti i giorni di poter incontrare un’attrice della bellezza e del fascino di Valentina Lodovini. Ma limitarsi alle solite domande di rito sull’ultimo film in uscita o sul gossip più scontato sarebbe un torto imperdonabile, visto che l’attrice toscana è, prima di tutto, una “mente pensante” di rara vivacità e un’attrice di comprovato talento, come dimostra anche la partecipazione allo spettacolo “È stato la Mafia” che Marco Travaglio sta portando in giro, non solo in tanti teatri italiani ma anche all’estero.
“In questo spettacolo sono portavoce delle parole di personaggi, artisti e politici come Pasolini, Pertini, Calamandrei, Borsellino e Gaber. Personalità di un’attualità disarmante: credo che sia importante conoscere il passato per comprendere il presente. Li interpreto tutti e sono realmente emozionata”.
L’incontro con l’attrice toscana ha rappresentato però anche l’occasione per tracciare un interessante parallelo tra la commedia italiana storica e quella più recente. Per questo motivo, il punto di partenza non poteva non essere il commento ad un appello inequivocabile, lanciato recentemente dalla stessa Lodovini: “Cloniamo Scarpelli!”
“Sono cresciuta a “pane e cinema”, sono legata a questa idea di cinema e quindi, per certi versi, ho difficoltà ad adeguarmi a quello moderno. Persone come Age & Scarpelli, Zavattini, Suso Cecchi D’Amico… hanno saputo fotografare il nostro paese, la realtà storica, la realtà umana, i nostri vizi, le nostre virtù: i loro dialoghi erano straordinari! Per cui, a me mancano ‘da strozzare’, come se fossero dei miei familiari, dei miei zii”.

Tra l’altro, proprio in questi giorni hanno trasmesso una serie di film diretti da Pietro Germi…
È il mio regista preferito! In particolare, amo molto “Un maledetto imbroglio”, è un film che mi emoziona sempre ogni volta che lo rivedo.
C’è chi dice che la nuova commedia italiana rispecchi la situazione attuale del paese e quindi non potrebbe che essere altrimenti: tu cosa ne pensi?
Beh, ci sarebbe tanto da dire… Però credo sia vero. In realtà ce l’hanno insegnato proprio le persone che abbiamo citato poco fa: la commedia più bella è quella più crudele.

Le commedie alla Risi, Monicelli, Scola, Comencini…
Esatto. Per cui, in realtà, anche la commedia attuale, se la vedi da un altro punto di vista, è molto crudele e molto amara. Si tratta sempre di commedia, ma è anche uno spaccato della società, un po’ degradante, se vogliamo…

Negli ultimi 30 anni, pochi film sono stati così emozionanti, suscitando sensazioni diverse e in un certo senso in contrasto tra loro, come ‘La giusta distanza’ di Carlo Mazzacurati. Chiedo dunque all’attrice toscana, protagonista della pellicola, qual è il suo ricordo del regista veneto, scomparso prematuramente proprio un anno fa. Mentre formulo la domanda e nomino Mazzacurati, Valentina Lodovini abbassa gli occhi con discrezione, per la prima volta da quando è iniziata l’intervista: finora il suo sguardo espressivo aveva reso anche un camerino anonimo di un teatro di provincia più luminoso di una giornata soleggiata di inizio estate. L’attrice inizia a rispondere, dopo un sorriso e un breve respiro, come a voler scegliere la parole più adatte per descrivere un determinato stato d’animo:
‘La giusta distanza’ è stato il mio terzo film e gli devo molto, come del resto vale per i due precedenti: sono stata molto fortunata. Amando il cinema, conoscevo Carlo Mazzacurati da spettatrice: c’era una grande stima e quasi mi sentivo “in debito” con lui. Quindi, ora non so bene cosa dire se non che il vuoto che ha lasciato è abbastanza incolmabile. Per carità, ci sono tanti registi preziosi tra i giovani: però, la poetica di Mazzacurati, la mancanza di ipocrisia di Mazzacurati, l’anima di Mazzacurati… Tutte queste cose non si possono riempire.

Mi vengono in mente tanti episodi di quel bellissimo film: le E-mail che la protagonista da te interpretata si scambiava con la sua amica non sapendo di essere letta anche da altre persone, le tue passeggiate negli spazi sterminati della campagna veneta…
(Sorride ancora, ndr.) …Si, il set era a Taglio di Po, in provincia di Rovigo (Mazzacurati infatti era Veneto, essendo originario di Padova): di lui ci mancheranno anche il lavoro sulle piccole emozioni e sulla poesia del quotidiano.

Ringraziandoti per la tua disponibilità e augurandoti le migliori fortune per il prosieguo della tua carriera, ti chiedo un pronostico per ciò che riguarda la Juventus, la tua squadra del cuore.
Io sono molto orgogliosa e fiera della squadra bianconera, davvero tanto!

Ma per quanto riguarda la Champions League?
Vediamo: finora sono contenta: poi, nel calcio non si può prevedere nulla…

Gianmaria Zanier

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