L’arrivo dell’autunno non porta solo il cambio delle foglie, ma anche una serie di fastidi respiratori che possono confondere. Sintomi come starnuti, naso che cola e prurito agli occhi sono spesso scambiati per un comune raffreddore o un’influenza passeggera. È fondamentale, invece, saper riconoscere se si tratta di una vera e propria allergia autunnale, fenomeno reso più complesso dall’allungamento della stagione allergica, dovuto ai cambiamenti climatici.

Un duplice attacco: pollini e interni domestici

Le cause delle allergie in questo periodo sono molteplici. All’esterno persistono i pollini tardivi di alcune piante, ma gran parte dei problemi nasce tra le mura domestiche. Due sono gli inneschi principali: le muffe e gli acari della polvere. Le muffe, come l’alternaria, prosperano nell’ambiente umido e trovano terreno fertile in cantine o nel fogliame in decomposizione. Gli acari, invece, si moltiplicano grazie alla combinazione tipica dell’autunno: l’umidità esterna e l’accensione dei riscaldamenti. Si annidano in materassi e tessuti, e le loro proteine sono potenti scatenanti della risposta allergica.

La chiave per la distinzione

Riconoscere l’allergia da un raffreddore virale è cruciale per la scelta della terapia. Il raffreddore si manifesta in genere con secrezioni nasali dense, spesso accompagnate da febbre o dolori muscolari. L’allergia, al contrario, si presenta con una rinorrea acquosa e trasparente, associata a starnuti ripetuti a salve e un fastidioso prurito nasale o congiuntivite. La ricorrenza dei sintomi, ogni anno nello stesso periodo, è un forte indizio della natura allergica. È importante non sottovalutare questi sintomi. Un’allergia trascurata può evolvere nella “marcia allergica”, portando a manifestazioni più gravi come l’asma o la dermatite atopica. Una diagnosi precisa, effettuata tramite test cutanei o esami del sangue, è il primo passo da fare.

Dalla cura del sintomo alla remissione

Per gestire l’allergia, si può scegliere tra terapie sintomatiche (antistaminici, spray nasali), che alleviano temporaneamente i disturbi, e l’immunoterapia specifica. Quest’ultima è l’unico trattamento in grado di rieducare il sistema immunitario e portare, se eseguito con costanza per almeno tre anni, alla remissione definitiva dei sintomi. Un elemento aggiuntivo che amplifica il problema è l’inquinamento atmosferico. Lo smog intrappola i pollini nell’aria, esacerbando la reazione allergica. Per affrontare al meglio la stagione, è consigliabile combinare strategie preventive domestiche (come il controllo dell’umidità) e un intervento terapeutico mirato.

Di Raimondo Bovone

Ricercatore instancabile della bellezza nel Calcio, caparbio "incantato" dalla Cultura quale bisettrice unica di stile di vita. Si definisce "un Uomo qualunque" alla ricerca dell'Essenzialità dell'Essere.

0 0 voti
Valutazione articolo
Subscribe
Notificami
guest
0 Commenti
Oldest
Newest Most Voted
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti
0
Vorremmo sapere cosa ne pensi, scrivi un commento.x