L’allarme è forte e chiaro: la miopia infantile sta diventando una vera e propria epidemia. Un’indagine internazionale, condotta da Ipsos per EssilorLuxottica, ha dipinto un quadro preoccupante della situazione in Italia, dove 1 genitore su 3 ammette di non conoscere a fondo questo disturbo visivo. Ancora più allarmante è il dato che vede la prima visita oculistica dei bambini coincidere, nella maggior parte dei casi, con l’ingresso alla scuola primaria, quando spesso il problema è già in atto.

Le conseguenze di questa carenza di prevenzione sono drammatiche. Gli esperti parlano di “miopidemia”, termine che sottolinea la rapidità con cui questo difetto visivo si sta diffondendo tra i più piccoli. Le stime sono impietose: si prevede che tra 25 anni 1 bambino su 2 sarà miope, con un impatto globale che coinvolgerà miliardi di persone.

Ma cosa sta causando questo aumento così rapido della miopia infantile? Secondo gli esperti, i fattori genetici giocano un ruolo importante, ma non sono gli unici. Lo stile di vita moderno, caratterizzato da un eccessivo utilizzo di dispositivi digitali e da una riduzione del tempo trascorso all’aperto, sta esponendo i bambini a un rischio sempre maggiore.

La miopia infantile, poi, non è solo un problema visivo. Un bambino miope, infatti, può avere difficoltà a concentrarsi, a seguire le lezioni e a interagire con i compagni. A lungo termine, inoltre, la miopia può aumentare il rischio di sviluppare patologie oculari più gravi, come il distacco di retina e il glaucoma. Eppure, nonostante la gravità del problema, molti genitori sembrano sottovalutare l’importanza della salute visiva dei propri figli. L’indagine Ipsos ha rivelato che una larga fetta di genitori non sa come interpretare i segnali di un possibile problema visivo e non si sente sufficientemente informata per affrontare la questione.

Di fronte a questo scenario, è urgente agire. È necessario sensibilizzare i genitori sull’importanza della prevenzione, promuovendo controlli oculistici regolari fin dalla tenera età. Allo stesso tempo, è fondamentale intervenire sulle cause alla radice del problema, incoraggiando i bambini a trascorrere più tempo all’aperto e limitando l’utilizzo di schermi. Le istituzioni, le scuole, i professionisti della salute e le aziende hanno un ruolo fondamentale da svolgere in questa battaglia. È necessario creare una rete di collaborazione per promuovere una cultura della prevenzione visiva, partendo dai più piccoli.

In conclusione, la miopia infantile rappresenta una sfida complessa e multifattoriale. Ma con una maggiore consapevolezza, una prevenzione efficace e un impegno congiunto di tutti gli attori coinvolti, è possibile invertire la tendenza e garantire ai nostri figli un futuro con una vista sana e brillante.

Di Raimondo Bovone

Ricercatore instancabile della bellezza nel Calcio, caparbio "incantato" dalla Cultura quale bisettrice unica di stile di vita. Si definisce "un Uomo qualunque" alla ricerca dell'Essenzialità dell'Essere.

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