Con la fine della scuola scatta la caccia ai centri estivi per quasi una famiglia su due (46%), in cerca di una soluzione per i propri figli. E’ quanto emerge da un’indagine Coldiretti/Ixe’ con l’avvio, anche nella provincia alessandrina, della stagione dei centri estivi, che scatta tradizionalmente dopo la fine della scuola. Nelle circa 3.000 fattorie didattiche presenti in Italia, di cui 250 in Piemonte e 50 in provincia di Alessandria, si impara ‘facendo’, attraverso laboratori di cucina e trasformazione dei cibi, ma si può anche partecipare alle attività agricole stagionali, a lezioni artistiche con l’utilizzo di materiali naturali o riciclati, imparando a riconoscere piante aromatiche e vari tipi di miele.
Nei ‘summer camp’ prosegue il lavoro portato avanti durante la scuola, con il progetto Educazione alla Campagna Amica di Donne Coldiretti, realizzato in collaborazione con la Fondazione CRAL, che durante l’ultimo anno scolastico ha coinvolto centinaia di bambini delle scuole primarie.

LE PAROLE – Così il presidente Coldiretti Alessandria, Mauro Bianco: “Le fattorie didattiche di Coldiretti, grazie ad accordi con gli enti locali, rappresentano un’opportunità importante per garantire servizi in aree che altrimenti ne sarebbero spesso sprovviste, dando spazio alla didattica innovativa in campagna, con l’offerta di attività anche per i disabili”.
Così il direttore Roberto Bianco: “In un periodo di svolta come quello attuale, si afferma il ruolo strategico dell’agricoltura per l’economia e la società. Nei prodotti e nei servizi offerti non c’è solo il valore intrinseco, ma anche un bene comune per la collettività, fatto di tutela ambientale, difesa della salute, qualità della vita e valorizzazione della persona”.
