Da telegiornale satirico a programma d’inchiesta sempre sulla cresta dell’onda con l’ironia pungente
Intervista al popolare conduttore che come velina preferisce “Enzino”, lo storico compagno Iacchetti
A venticinque anni dalla sua prima conduzione, come è cambiato il format di Striscia?
Ho seguito questa meravigliosa avventura di Striscia fin dalla prima puntata, il 7 novembre 1988.
I primissimi anni Striscia era prima di tutto un telegiornale satirico, ma nel giro di pochi anni si è trasformato in un programma di’inchiesta, che ha realizzato scoop eccezionali.
L’impegno sociale di Striscia è tale che, per esempio, l’Università Bocconi in una ricerca ha calcolato che su 58 milioni di euro di denaro pubblico bloccato e non utilizzato per trasporti, scuole, ospedali o carceri ne sono stati recuperati almeno 8 grazie alle segnalazioni arrivate da cittadini al nostro programma.
E l’informazione come si è evoluta, in meglio o in peggio?
Striscia ha sempre denunciato al pubblico le manipolazioni dell’informazione, e da quel punto di vista non si può certamente dire che la situazione sia migliorata.
Certo il web ha permesso di diffondere l’informazione in modo più capillare ed è diventato un punto di riferimento fondamentale del mondo della comunicazione.
Tra i record di Striscia c’è anche quello di essere stata il primo programma italiano a dotarsi di un sito internet, fin dal 1996.
Da qualche mese ci sono due nuove Veline, quale preferisci la “mora” o la “bionda”?
La mia velina preferita rimane sempre Enzina da Luino (Enzo Iacchetti)! Dal 1994 siamo “coppia fissa” a Striscia e dal 7 gennaio torneremo insieme dietro al bancone. Più che un collega è un compagno di viaggio, un fratello.
“Enzino”, ci siamo conosciuti ad Acqui Terme quest’estate proprio per la registrazione di una serie di puntate di “Veline”.
Che cosa le è rimasto impresso di questo luogo sviluppatosi nei secoli tra il vino della colline del Monferrato e le Terme di Acqui?
Una città e una zona molto bella e dove si mangia benissimo. Quello che mi ha colpito maggiormente è stato il calore della piazza che ci ha accolto con un entusiasmo davvero coinvolgente. Mi sono trovato benissimo.