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Dopo la seconda sconfitta in campionato subìta ad Arezzo (1 televisore a testa in premio ai giocatori amaranto, ndr), l’Alessandria si ripresenta domani al Moccagatta contro il Piacenza (ore 14.30), forte del suo primato iniziato alla prima giornata e divenuto solitario alla terza. Quindi 21 giornate consecutive di ‘fuga’, che hanno visto aumentare il vantaggio fino al + 8 di fine andata, calato poi al +7 attuale dopo due sconfitte in 4 giornate del ritorno. Questo per dire quanto sia difficile per gli altri rimontare i grigi, anche se tutti ci tengono a fare bella figura e fanno la gara della vita. Cosa che proverà a fare anche il Piacenza domani, ma la squadra di Braglia è pronta, sapendo, come hanno confermato all’unisono Cazzola ed Evacuo, “che ci aspettano 15 battaglie dove dovremo dare il massimo, tutti insieme, per raggiungere l’obiettivo e materializzare il sogno della promozione”.
Il primo, imprescindibile più che mai (ad Arezzo non c’era) ha risolto la contrattura all’adduttore, il secondo (parole sue) deve ritrovare la forma, ma la sua forza, la sua esperienza e i suoi gol possono aggiungere un valore che può essere decisivo.

Alessandria-Piacenza ha 28 precedenti nei quali domina il pareggio (11) con 9 vittorie grigie e 8 biancorosse, 28 gol piemontesi e 27 emiliani (dati Museo Grigio). Al Moccagatta questa partita non si gioca da 27 anni e il bilancio è 4 vinte, 6 pareggiate e 3 perse, che diventano 4 con lo 0-3 di coppa del dicembre 2011, ultima sconfitta grigia contro i piacentini. L’ultima gara giocata è invece l’andata di questo torneo (18 sett. 2016) vinta dall’Alessandria 2-1 (24′ Gonzalez, 47′ Bocalon, 75′ Razzitti).
E proprio l’autore della rete biancorossa, punta centrale con 6 gol fin qui, domani non ci sarà perché squalificato. Assenza non da poco per il tecnico Arnaldo Franzini (ex Pro Piacenza), soprannominato ‘il mago di Vernasca’, che fin qui ha alternato il 4-3-3 e il 4-4-1-1 in una squadra che è decima con 31 punti e ha ottenuto solo 2 punti nelle ultime 5 gare giocate. L’ultima vittoria del Piacenza, unica nelle ultime 8, risale all’11 dicembre, 1-0 sul Pontedera, mentre l’ultimo gol segnato dai biancorossi (Franchi) è del 30 dicembre, 1-1 con la Lupa.
Da allora 267′ senza reti. In una squadra in crisi apparente spiccano i nomi del portiere Pelizzoli, del regista francese Taugourdeau, degli esterni Matteassi e Franchi, del giovane tunisino Hraiech (’95) e di un arrivo di gennaio, la punta ex Feralpi Romero, alto 2 metri.

In casa grigia potrebbero esserci delle novità: ad Arezzo Braglia nell’intervallo passò dal 4-4-2 al 3-5-2, modulo che ha detto di voler riproporre. Però si possono fare solo ipotesi, visto che gli allenamenti sono ‘chiusi’ da mercoledì. Scontato il rientro di Cazzola, le sensazioni sono che Evacuo parta dalla panchina mentre potrebbe esserci l’esordio di Nava (per Celjak) o di Rosso (per Iocolano), difficilmente per entrambi anche se non c’è nulla di impossibile. La formazione iniziale potrebbe essere questa: Vannucchi; Nava, Gozzi, Piccolo, Manfrin; Sestu, Cazzola, Branca, Rosso; Gonzalez, Bocalon. Ma è soltanto un’ipotesi.

Per l’arbitraggio il prescelto del designatore è Niccolò Pagliardini (AR), coadiuvato dagli assistenti Riccardo Fabbro (RM 2) e Tommaso Diomaiuta (Albano Laz.).

Di Raimondo Bovone

Ricercatore instancabile della bellezza nel Calcio, caparbio "incantato" dalla Cultura quale bisettrice unica di stile di vita. Si definisce "un Uomo qualunque" alla ricerca dell'Essenzialità dell'Essere.

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