Il portierone dell'Alessandria, Luca Liverani (foto AL calcio)

Un punticino, tanto da muovere la classifica, un brodino, tanto da scaldarsi un po’. Ma è sempre e solo il portiere Luca Liverani il grande protagonista di questi grigi, troppo evanescenti in attacco, nonostante la buona prova di squadra e il predominio nel possesso palla.

Ma là davanti non si tira e le sole conclusioni verso la porta veneta sono delle mezzali (5′ Mastalli, 81′ Foresta) e di un esterno (94′ Rossi). Una sola pericolosa, però. Il Legnago, invece, che nel primo tempo ha sofferto un po’ la pressione dei grigi, rimediando nella ripresa con l’arretramento di un centrocampista, ha impegnato Liverani con Giani (21′) e Rocco (71′, 77′), con Rota a fare da supporto sulla riga di porta sulla conclusione di Franzolin.

Insomma, gli ospiti sono andati più vicini alla vittoria dei padroni di casa, migliorati però nell’atteggiamento collettivo. Certo è che l’Alessandria, senza Siafa (infortunato), Nichetti e Nunzella (non convocati perché in partenza a gennaio) è una squadra da rinforzare parecchio.
Ma questo la nuova dirigenza lo sa.

In classifica, nel frattempo, il Legnago è 11° a 24 punti, alle porte dei playoff, mentre l’Alessandria è sempre penultima con 13 punti, grazie anche ad un folle Novara (ultimo a 12), in vantaggio 2-1 al 90′ e capace di prendere gol al 93′ e al 95′, perdendo 3-2 in casa con la Triestina.
Scansare l’ultimo posto
(retrocessione diretta) è l’obiettivo minimo sulla strada della salvezza, però con queste modalità è davvero dura. Bisogna cambiare passo. 

AL calcio

Di Raimondo Bovone

Ricercatore instancabile della bellezza nel Calcio, caparbio "incantato" dalla Cultura quale bisettrice unica di stile di vita. Si definisce "un Uomo qualunque" alla ricerca dell'Essenzialità dell'Essere.

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