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Ed ecco il bis. Seconda vittoria di fila per i grigi, la quinta in stagione, l’attacco che segna, la classifica che si raddrizza e si torna ottavi, quindi ‘dentro’ il gruppo promosso nella futura Lega Pro unica. Al pelo, per la verità, ma siamo dentro: la parità di punti (21) con la Virtus Verona ci vede sopra per via del successo nello scontro diretto. Bene così. Ora bisogna dare continuità, vincere ancora, e quale occasione migliore della gara casalinga con l’ultima della classe, il Bra, che ha solo 5 punti e ha preso 40 gol? Nessuna. Vediamo di sfruttarla, domenica prossima. Soprattutto mettendo in campo il furore agonistico visto nelle ultime uscite e portato, lasciatemi dire, da mister D’Angelo, dopo la ‘depressione’ (parole del presidente, ndr) generata dall’esonerato Notaristefano.  Dunque si sorride, anche se gli errori sono ancora tanti. Ma finalmente la squadra fa gol: 8 nelle ultime due partite, e sono arrivati 6 punti. La squadra ha preso fiducia e c’è la sensazione che qualcosa stia girando dalla nostra parte.  Su questo sito ho più volte parlato della ‘sfortuna’ che da agosto perseguita i grigi, dall’infortunio a Ferrari alla polmonite di Ferrini, dagli errori individuali gravi alle disgrazie in partita, con gli avversari che ‘un tiro un gol’ e la nostra Ale che prende pali, traverse, salvataggi e sembra che la palla non voglia entrare mai, fino al cambio in corsa dell’allenatore. Or bene, le ultime due partite sono andate più o meno come le altre, ma gli episodi han girato dalla parte giusta (per noi) e i risultati sono arrivati. Marconi è esploso (2 doppiette di fila) e ha segnato fin qui più gol (6) che nel resto della sua carriera da adulto, Scotto se gioca qualche palla dentro la mette, Viviani (come ieri) di testa può segnare, Rantier se trova spazi, fiducia e voglia, ha grandi qualità. Certo le due occasioni concesse al Bellaria  in superiorità numerica, una salvata sulla linea e l’altra in gol, e ancora il palo subìto sul 2-1 dicono che la squadra ‘si siede’ troppo spesso, sbaglia con frequenza, ma se comincia a ‘girare bene’ anzichè ‘girar male’ le cose cambiano, eccome. E infatti al primo pareggio si è rimediato col gioco e la grinta, ma sul palo ci ha salvato la fortuna, e da lì, fatto il terzo gol, la squadra ha dilagato, acquistando autostima e coltivando la consapevolezza che il vento del fato sta cambiando direzione. Forse era destino così, forse bisognava ‘purgare’ per un certo periodo prima di decollare. Ma attenzione, siamo ancora sulla pista di rullaggio, niente voli pindarici. Solo concretezza, voglia, cattiveria agonistica: a fine girone d’andata, dopo Bra in casa e Delta Porto Tolle fuori, tiriamo la riga e facciamo la somma. Io mi lancio, e dico che questa squadra, anche così com’è, nelle prime otto ci arriva bene. Poi, a mercato aperto, nulla impedirà di trovare qualcosa. Per ora aspettiamo altri gol. (r.b.)

Di Raimondo Bovone

Ricercatore instancabile della bellezza nel Calcio, caparbio "incantato" dalla Cultura quale bisettrice unica di stile di vita. Si definisce "un Uomo qualunque" alla ricerca dell'Essenzialità dell'Essere.

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