La facciata di via Venezia dell'Ospedale di Alessandria

In occasione della Giornata mondiale per la lotta all’AIDS (1° dicembre), l’Azienda Ospedaliera di Alessandria ha presentato un’applicazione per garantire continuità assistenziale ai pazienti HIV positivi, ideata insieme all’Università del Piemonte Orientale.

I dati

In Italia, nel 2022, sono state segnalate 1.888 nuove diagnosi di infezione da HIV, pari a un’incidenza di 3,2 nuove diagnosi ogni 100.000 residenti: l’età media è di 43 anni per i maschi e 41 per le femmine e l’incidenza più alta è stata osservata tra le persone dai 30 ai 39 anni di età. Per effettuare il test anonimo e gratuito dell’HIV ci si può recare dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 14 all’ambulatorio di Malattie Infettive del presidio civile (7° piano, blocco H).

Il progetto

Il nome è “HealthcAre sUppoRt fOr Remote HIV pAtients”, l’obiettivo integrare, nella normale assistenza dei pazienti seguiti all’Ospedale l’utilizzo di un’applicazione per smartphone che faciliti il controllo da remoto delle condizioni di salute del paziente (autoriferite), permettendo così al clinico di identificare precocemente possibili complicanze, anche di pertinenza non strettamente infettivologica.

Tale applicazione consente di impostare un ‘alert’ per ricordare al paziente di prendere i farmaci e richiede una conferma dell’avvenuta assunzione, al fine di migliorare l’aderenza terapeutica. È inoltre possibile valutarne il gradimento attraverso la compilazione dei questionari Patient Report Outcomes (PROs), così da migliorarne sempre di più le prestazioni al servizio dei fruitori.

La ricerca è stata realizzata grazie a uno studio clinico, autorizzato dal Comitato Etico, che vede come Principal Investigator la Dirigente Medico di Malattie Infettive Eleonora Sarchi. È frutto della collaborazione multidisciplinare di diverse strutture, tra cui figura il Laboratorio di Intelligenza Artificiale e Informatica applicata alla medicina a cui afferisce Massimo Canonico che si è occupato della tecnologia dell’app.

Le parole

Per il team di ricercatori che lo ha ideato “il progetto ci ha messo nelle condizioni di comprendere l’utilità dello strumento è strettamente correlata a un attento monitoraggio dell’attività del paziente, da parte di personale specializzato dedicato. La nuova applicazione potrebbe rappresentare un modello innovativo ed esportabile anche per altre patologie, facilitando la continuità assistenziale”.  

Di Raimondo Bovone

Ricercatore instancabile della bellezza nel Calcio, caparbio "incantato" dalla Cultura quale bisettrice unica di stile di vita. Si definisce "un Uomo qualunque" alla ricerca dell'Essenzialità dell'Essere.

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