ROMA (ITALPRESS) – Via libera definitivo dalla Camera alla manovra economica da circa 22 miliardi di euro. Una legge di bilancio che per il presidente del Consiglio Giorgia Meloni è “seria e responsabile, costruita in un contesto complesso, che concentra le limitate risorse a disposizione su alcune priorità fondamentali: famiglie, lavoro, imprese e sanità”. Gran parte degli stanziamenti è destinata al taglio dell’Irpef per i redditi medi fino a 50 mila euro lordi, con l’aliquota che scende dal 35 al 33%. Per le imprese l’esecutivo ha stanziato 3,5 miliardi tra Transizione e Zona Economica Speciale, ampliando tra l’altro la possibilità di ricorrere all’iperammortamento per gli investimenti in beni strumentali. Sale a 91.500 euro la soglia di esenzione prima casa ai fini Isee, incrementata di 2.500 euro per ogni figlio convivente successivo al primo. Per gli affitti brevi resta la cedolare secca al 21% con una sola abitazione, sale al 26% sulla seconda. Sul fronte delle pensioni, l’adeguamento all’aspettativa di vita non scompare ma diventa più graduale: un mese nel 2027, due mesi nel 2028. Dal 1° luglio 2026 scatta il silenzio-assenso sulla previdenza complementare per i nuovi assunti nel settore privato, con possibilità di rinuncia entro 60 giorni.
sat/azn
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