Le violazioni della proprietà intellettuale sono molto diffuse anche tra i più giovani.

Lo rivela una ricerca condotta da Skuola.net nell’ambito di un progetto sostenuto dall’Ufficio UE per la Proprietà Intellettuale (EUIPO)  intervistando ben 2.500 persone di età compresa tra gli 11 ed i 25 anni.

Tra i settori più colpiti: l’abbigliamento, il tech e l’intrattenimento online. Circa 1 ragazzo su 3 (33%) ammette, infatti, di aver comprato almeno una volta un vestito, un paio di scarpe o un accessorio di marca falso. Oltre 4 su 10 (42%) hanno fatto lo stesso con i prodotti tecnologici “cloni” degli originali.

Online la situazione peggiora: ben 2 giovani su 3 guardano film, serie tv o sport tramite siti “pirata”; 1 su 2 condivide fuori dal nucleo famigliare le password dei servizi di streaming; 3 su 10 usano applicazioni e programmi “craccati” per evitare di pagare abbonamenti.

Per sensibilizzare e mettere in guardia dai rischi di queste violazioni, l’Ufficio UE per la Proprietà Intellettuale favorisce la realizzazione di iniziative di sensibilizzazione nei paesi dell’Unione, tra cui spicca “No Fake, Be Real”, un progetto didattico che ha lo scopo di coinvolgere le nuove generazioni attorno al concetto di proprietà intellettuale, facendolo nei luoghi che frequentano tutti i giorni, dalle piattaforme online ai banchi di scuola.

Di Raimondo Bovone

Ricercatore instancabile della bellezza nel Calcio, caparbio "incantato" dalla Cultura quale bisettrice unica di stile di vita. Si definisce "un Uomo qualunque" alla ricerca dell'Essenzialità dell'Essere.

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