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I primi giorni del maggio del 1886 a Chicago (Stati Uniti) alcuni lavoratori della fabbrica di mezzi agricoli McCormick scioperavano davanti all’ingresso; la polizia, chiamata a reprimere la protesta sparò sui manifestanti uccidendone due.

L’anno seguente gli strascichi di quella giornata portarono all’arresto di dodici persone tra operai, organizzatori sindacali ed anarchici: saranno impiccati per aver organizzato lo sciopero del 1 maggio 1886.

Diffusasi la notizia dell’impiccagione degli anarchici di Chicago gli operai di Livorno manifestarono il loro dissenso agli Stati Uniti rivoltandosi  contro le navi statunitensi ancorate al porto e contro la questura, dove si diceva si fosse rifugiato il console USA, era il 1888.

Nel 1947 nelle campagne di Palermo il bandito Salvatore Giuliano e la sua banda spararono sul corteo di duemila lavoratori uccidendone undici e ferendone cinquanta.

Come si deduce il Primo Maggio è la Festa dei Lavoratori perchè intrisa del sangue di quest’ultimi,  dei vari martiri senza causa morti a causa delle loro idee, o morti a causa della fibra d’amianto, delle esalazioni, degli incendi e di tutti quegli incidenti riconducibili all’assenza di misure di sicurezza adeguate.

Il Primo Maggio è il giorno in cui i lavoratori sottolineano l’importanza di migliori condizioni di lavoro, da 128 anni.

Gli operai della Thyssen Krupp e della Eternit non possono più protestare o festeggiare, ma come disse August Spies mentre lo impiccavano a Chicago nel 1887: “Salute, verrà il giorno in cui il nostro silenzio sarà più forte delle voci che oggi soffocate con la morte!

 

N.C

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