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Entra nel vivo l’elaborazione del Piano Strategico. Sono state definite; infatti; le linee di azione per permettere a Novi e al suo territorio di raccogliere le sfide attese nel prossimo futuro. Sono quattro le grandi aree tematiche sulle quali ci si dovrà impegnare da oggi al 2020.

1. La città che lavora (creative city) prende in esame sia il tessuto produttivo sia la formazione delle competenze e dei talenti indispensabili per mantenere e sviluppare le eccellenze economiche novesi. Questa linea strategica riconosce l’importanza della dipendenza dello sviluppo economico dalla capacità produttiva dei servizi legati a conoscenze; processi e innovazioni che solo un florido ambiente di produzione può generare. Entra qui in gioco la diversificazione della base economica locale attraverso il sostegno e la promozione di nuove attività nel campo dell’innovazione tecnologica; del turismo; della cultura; del commercio di qualità e delle attività artigianali di eccellenza.

2. La città che si rinnova (smart city) affronta questioni di grande attualità come la sostenibilità ambientale. Una buona qualità ambientale rappresenta non solo lo scopo primario di qualsiasi azione politica; ma costituisce anche un efficace strategia per rafforzare l’immagine positiva del territorio novese nei confronti delle persone che vi si recano per lavoro; affari o turismo. In questo caso; gli obiettivi del Piano Strategico sono chiamati a trovare delle strategie di sviluppo attente sia alla dimensione territoriale (consumo di suolo; impatto ambientale e tutela dei beni paesaggistici); sia al contenimento dell’espansione urbana. Allo stesso tempo; gli obiettivi di questa linea strategica sono attenti alle politiche insediative che dovranno prevedere criteri per ridurre la produzione di rifiuti e lo sperpero di risorse naturali attraverso l’utilizzo di energia a basso costo; derivante; in gran parte; da fonti rinnovabili.

3. Della mobilità si occuperà la città dei flussi; con l’intento di rispondere in modo adeguato alla mobilità interna ed esterna; presente e futura. In particolare; questa linea strategica è sensibile alla necessità di garantire condizioni di mobilità di persone e di merci favorevoli alla valorizzazione dei vantaggi localizzativi offerti dal territorio novese. Novi è al centro di un territorio interessato da grandi cambiamenti infrastrutturali e logistici. Alcuni sono già in corso; altri; come il Terzo Valico; sono inseriti in un quadro di ristrutturazione dei corridoi ferroviari e di una generale evoluzione delle strategie di trasporto a livello nazionale ed europeo. A questo proposito; i risvolti per la città sono molteplici. Nelle opere compensative; ad esempio; sono inserite diverse soluzioni progettuali che; oltre al rilancio dello Scalo Ferroviario di Novi-S.Bovo; saranno utili a recuperare aree ferroviarie (da utilizzare come parcheggi ed aree verdi) e a migliorare la viabilità cittadina.

4. La città da vivere; infine; si propone di elaborare una serie di interventi per migliorare la qualità della vita in città e sul territorio; favorire ed aumentare la partecipazione attiva della cittadinanza e l’offerta culturale. Questa linea strategica interpreta il rinnovamento urbano e l’integrazione sociale come azioni necessarie per diffondere prosperità; coesione e rinnovamento. Qui le azioni sono rivolte al coordinamento tra i settori socio-sanitario e quello socio-assistenziale; passando per il coordinamento delle attività sportive e delle forme aggregative giovanili. Si tratta di un insieme molto articolato di azioni che fonderanno la propria logica operativa sulla trasparenza amministrativa; sulla progettazione (urbanistica; ma non solo) partecipata e sulla creazione e il rafforzamento di strutture e servizi in grado di migliorare lo scambio di informazioni tra cittadini e amministratori pubblici.

Il tutto giunge dopo un processo partecipato che; a partire dal protocollo d’intesa firmato alla fine del 2010 durante il convegno “Quale futuro per Novi”; ha coinvolto tutte le forze vive della città. «In quella occasione – spiega l’Assessore all’Urbanistica; Paola Cavanna – è emersa l’esigenza di avviare una nuova fase di sviluppo della città e del novese; basata su obiettivi condivisi; ambiziosi ma non irrealistici; su di un coinvolgimento plurale degli attori sociali; su strumenti evoluti; su di una concezione dello sviluppo capace di integrare la produzione della ricchezza; la sostenibilità ambientale e la promozione sociale. Come è sempre successo in passato; siamo convinti che Novi saprà cogliere questa sfida per rinnovarsi e ridisegnare il proprio futuro».

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