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Riceviamo e pubblichiamo:

Coldiretti ha le idee chiare su quelle che sono le priorità da mettere sul tavolo delle istituzioni
Bisogna immediatamente attivarsi per dare corso a misure concrete di agevolazione alle aziende agricole che hanno perso tutto

Nella giornata di oggi arriverà il Ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina ad Alessandria.
Incontrerà le associazioni per fare il punto sull’emergenza alluvione e su quelli che sono gli interventi strutturali più urgenti.
“Coldiretti ha le idee chiare su quelle che sono le priorità da mettere sul tavolo al Ministro: prima fra tutte una nuova “politica del suolo” che sia più sensibile alla salvaguardia del territorio e che imponga un freno alla cementificazione selvaggia e all’abbandono delle aree più svantaggiate. – afferma il presidente provinciale Coldiretti Roberto Paravidino – Per proteggere il territorio e i cittadini che vi vivono, l’Italia deve difendere il proprio patrimonio agricolo e la propria disponibilità di terra fertile dalla cementificazione nelle città e dall’abbandono nelle aree marginali con un adeguato riconoscimento del ruolo, economico, ambientale e sociale dell’attività agricola”.
Torna così prepotente la polemica legata alla mancata messa in sicurezza dei corsi d’acqua e di quella che si dovrebbe fare “a monte” per proteggere il territorio: in vent’anni molto è stato fatto ma non basta, ora non c’è tempo da perdere bisogna immediatamente attivarsi per dare corso a misure concrete di agevolazione alle aziende agricole che hanno perso tutto.
“Le azioni dovranno essere mirate ed orientate esclusivamente alle imprese che hanno effettivamente subito danni documentabili – aggiunge il direttore provinciale Simone Moroni – nel frattempo si aggrava anche la conta dei danni e il protrarsi degli allagamenti non fa che peggiorare un quadro già compromesso”.
Per questo la prevenzione deve essere una priorità se non si vuole pagare ogni volta il conto di decine di milioni di euro di danni. Per intervenire, non bisogna aspettare la calamità naturale: servono politiche mirate contro la cementificazione selvaggia e l’abbandono provocati da un modello di sviluppo sbagliato.
Una priorità su tutte: l’agricoltura deve poter rialzare la testa!

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