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L’agricoltura alessandrina vuole fare un passo avanti. A detta della Cia; la Confederazione Italiana Agricoltori; il 2010 che si è chiuso è stato un anno difficile; soprattutto per il mercato interno. Ci sono stati segnali importanti come i progetti di qualificazione del frumento tenero e del vino Cortese; avviati da Provincia; Camera di Commercio e Fondazione Cassa di Risparmio; ma altro dovrà essere fatto nei prossimi mesi. Molti problemi; secondo la Cia; sono dovuti a carenze strutturali del settore; uno su tutti la mancanza di canali di commercializzazione per molti prodotti agricoli. Una risposta può arrivare dalle politiche di aggregazione attraverso; per esempio; l’attività dei consorzi e delle cantine sociali. Secondo la Confederazione degli agricoltori questo è l’unico passo possibile per risollevare il settore; produrre reddito e permettere il ricambio generazionale di cui il settore ha bisogno. Per il settore vitivinicolo l’annata produttiva 2010 è stata generalmente di buona qualità e si sono riscontrati anche aumenti quantitativi nella misura del 10-15% in più. Nonostante il territorio abbia perso l’industria di trasformazione la provincia si è poi confermata una zona vocata alla produzione di barbaietole da zucchero. Una piacevole sorpresa; invece; è arrivata dalla produzione di pomodori. L’attività è cresciuta e si sono superati i 2000 ettari.

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