ROMA (ITALPRESS) – “Il crimine organizzato può essere vinto, a patto che le istituzioni e le varie articolazioni della società si riconoscano nei doveri condivisi di civica responsabilità. E’ vero nei contesti nazionali ed è vero a livello sovra-nazionale. Del resto, come si potrebbe pensare o pretendere di combattere in modo diverso e con successo attività criminali trans-nazionali? Giovanni Falcone aveva intuito l’importanza della cooperazione internazionale come strumento per contrastare la criminalità organizzata: dai traffici illeciti alla movimentazione dei proventi di reato, per il loro riutilizzo e riciclaggio”.
Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel suo intervento a Vienna alle celebrazioni per il 25° anniversario della Convenzione delle Nazioni unite contro la criminalità organizzata transnazionale. Quindi ha aggiunto: “Oggi, qui a Vienna, rinnoviamo solennemente il nostro impegno contro la criminalità organizzata. Si tratta di una comune responsabilità morale che appartiene alla comunità internazionale nel suo insieme, e deve unirla. La Convenzione di Palermo, con i suoi Protocolli Addizionali, nasce proprio dalla consapevolezza che il fenomeno della criminalità trans-nazionale, come tutte le altre sfide globali, può essere affrontato soltanto con un largo concorso di forze. Da qui deriva la sua perdurante attualità, a 25 anni dalla firma. Attualità che ci interpella severamente, a fronte dei risultati che ha saputo concretamente promuovere, con riferimento a quella tensione morale, a quel sentimento del dovere, a quella determinazione che Giovanni Falcone riconduceva alla stessa dignità della persona”.
(ITALPRESS).
-Foto: Quirinale-

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