Va bene il maltempo, va bene la crisi, va bene il rigore, va bene la sobrietà, ma se il giorno è quello, è quello!!! O no? Eppure la nostra Alessandria, con tutte le sue attuali disgrazie, è riuscita pure a spostare la data di nascita. Potere della moderna anagrafe! Eppure la data è il 3 maggio: convenzionale, certo, come tutti i ‘natali’ delle città o degli stati, però una volta fissata, quella deve restare. Poi, per carità, càpita anche a noi esseri umani di dover adattare i festeggiamenti al calendario e alle esigenze altrui, però qualche segno andrebbe dato. Perchè quel giorno ‘è’ il compleanno. Certo i problemi sono tanti, e pure grossi, però… Ve ne dico solo una: la Santa Messa del caso è stata fissata per domenica 5 maggio (due giorni dopo) alle 15. Ma come? Con i grigi in casa e la serie A in diretta tv? E chi deve venire? Il vescovo ha le cresime e non aveva altri orari. Bene, ma le cresime sono di domenica, mentre il 3 MAGGIO, il COMPLEANNO, era venerdì. Non dico tanto, ma una messa, due bandierine, una dichiarazione in tv o alla radio nel giorno dedicato, basterebbero per tenere vivo il ricordo, forse più delle bande e delle majorettes 15 giorni dopo. Questione di punti di vista. Però Alessandria è nata il 3 maggio 1168. Non ci piove, anche se piove. (r.b.)
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