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L’utilizzo della ritmica abbinata allo sport sta assumendo negli ultimi anni una popolarit sempre maggiore. Ci nonostante l’importanza del ritmo in educazione fisica non mai stato affrontato nello specifico. Pur essendo riconosciuta la sua positiva influenza nel campo dell’attivit motoria;si deve osservare che l’applicazione pratica del ritmo in modo completo a oggi limitata; almeno ufficialmente; all’educazione fisica femminile (ginnastica ritmica) nata come ginnastica femminile moderna. Questa particolare forma di movimento; introdotta in Italia nel 1952 da Andreina Gotta Sacco; andata sempre pi sviluppandosi tanto da tendere a una propria indipendenza metodologica; il gesto motorio mantiene il suo legame con il termine “ginnastica”; si serve del ritmo e della musica come mezzi ed ha un valore educativo; senza sconfinare in campi che non sono propri dell’educazione fisica come la danza. La ritmica vera e propria lo studio dei ritmi; tale termine da attribuirsi; quindi; allo studio fatto nei conservatori musicali dove il ritmo un fine. Non certo questo lo scopo della nostra attivit motoria; parlando di “ritmica”; quindi; si fa riferimento a una attivit motoria che si serve di una certa cadenza per raggiungere l’obiettivo di una educazione unitaria. Al concetto di ritmo legato inoltre ogni fenomeno di movimento e quindi di vita. Risulta perci motivata la sua applicazione in una attivit che fondata sul movimento. Il ritmo dunque movimento; quindi il movimento ritmo e la sua utilizzazione nel campo dell’attivit motoria viene naturale e logica. Per concludere la nostra valutazione sul movimento abbinato al ritmo ricordiamo che la definizione che nei secoli ha raccolto i pi grandi consensi una citazione di Platone che dice: “ Il ritmo l’ordinamento del movimento”. A cura di Davide Balduzzi

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