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Il processo Eternit di Torino contro la multinazionale dell’amianto ha accusato un forte scossone. Potrebbe; infatti; rischiare di ripartire da zero. Sembra che il rischio sia dovuto alla presunta incompatibilità ambientale di uno dei giudici del collegio giudicante. Matteo Brigandì; esponente della Lega Nord e membro laico al Consiglio Superiore della Magistratura nella commissione che si occupa delle incompatibilità ambientali; ha fatto scoppiare il caso. Brignandì ha segnalato che due giudici donna del tribunale di Torino avrebbero una relazione con due avvocati. Sembra che l’attacco derivi da un precedente personale; il rinvio a giudizio da parte dei giudici per due vicende che hanno visto coinvolto Brigandì. Se Fabrizia Pironti; giudice a latere nel processo Eternit fosse trasferita; tutto dovrebbe ricominciare da zero. Brigandì ha negato di voler affossare il processo.

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