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La scuola; il lavoro; la ragazza; gli amici; la passione per il calcio e tanti sogni. Poi un malore; forse un infarto; mentre dormiva. Non si è più risvegliato. «Aveva detto ai genitori che era un po’ stanco – raccontano gli amici – ma era più che normale dopo che aveva lavorato ore in pizzeria; a servire ai tavoli». Parrocchia di Sant’Ippolito gremita; ieri; a Nizza; per l’ultimo saluto a Massimiliano Ferrero;Max come lo chiamavano tutti. Commozione quando dopo le parole del parroco don Aldo; mamma Mariarosa ha letto la lunga lettera che gli scrisse per le sue diciotto candeline: «Appena sei venuto alla luce mi hai dato un motivo per continuare a vivere». Poi la testimonianza di Matti Muscatello; compagno di viaggi e di tante avventure insieme a Mimmo Mazzapica e Simone Carta. Racconta: «Ci siamo incontrati l’ultima volta sabato sera; abbiamo fatto due chiacchiere sui referendum. Era felice e sereno; con la fidanzata».

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