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ASCOLI – Il mistero della morte di Carmela Rea; detta Melania; la mamma di 29 anni scomparsa a Colle San Marco e ritrovata due giorni dopo a 10 chilometri di distanza straziata dalle coltellate; ruota per ora attorno a tre persone.Il marito; Salvatore Parolisi; 30 anni; caporal maggiore e istruttore delle donne soldato alla caserma di Ascoli; e due suoi amici; una guardia carceraria e un operaio; vicini di casa di Melania a Folignano.Nessuno di loro indagato; ma le loro versioni; in parte lacunose; se non addirittura contraddittorie; cos come i loro spostamenti; vengono passate al microscopio dal pool di magistrati di Ascoli e Teramo. Il marito; dopo il ritrovamento del cadavere della moglie; si trasferito dai parenti nel napoletano. La sua versione che la moglie; luned 18 aprile; si allontanata da Colle San Marco; dove si trovava con lui e la figlia di 18 mesi; per andare in bagno.E da quel momento scomparsa. La presenza dei tre sul Colle stata confermata dal titolare di un chiosco e da alcuni ragazzi; ma su quello che successo nei 50 minuti trascorsi dal momento della scomparsa di Melania al momento in cui il marito andato a cercarla in un vicino chiosco; per poi dare l’allarme; c’ solo la versione dell’uomo.Salvatore Parolisi; marito di Melania Rea (Ansa/Chiodi) Nell’auto di Parolisi; nel sedile davanti del passeggero; sono state trovate piccole tracce di sangue; che oggi saranno esaminate dai Ris di Roma assieme ai reperti recuperati sul luogo del delitto (il cellulare della donna; la siringa e il laccio emostatico; oltre ai pantaloncini corti e alla maglia che il marito indossava quel giorno).Da chiarire anche una frase che l’uomo ha detto agli inquirenti. Parolisi ha affermato che lui e Melania; una decina di giorni prima della scomparsa; erano stati nel bosco a Ripe di Civitella; dove poi la donna stata trovata cadavere; e avevano avuto un momento di intimit.Una dichiarazione apparsa come un tentativo di mettere le mani avanti nel caso emergessero nel luogo tracce biologiche riconducibili all’uomo.Non ha invece fornito elementi il colloquio avuto dagli investigatori con una donna soldato in servizio a Verona; che tempo fa ebbe una relazione con Parolisi. Sospetti che l’uomo respinge: Ho letto tante brutte cose su di me e la mia famiglia – ha detto -. Ma io agli inquirenti ho raccontato tutto; mi hanno rivoltato come un calzino…. Poi ci sono i due vicini di casa di Melania; a Folignano. L’alibi della guardia carceraria appare fragile e il suo comportamento durante le ricerche ha suscitato sospetti.Anche l’altro vicino di casa; operaio; non stato in grado di fornire convincenti spiegazioni sui suoi movimenti nelle ore in cui scomparsa Melania: lui l’uomo che alla festa di Carnevale del paese fu visto accarezzare le gambe della donna.Un’indagine tutta in salita. Non ci sono certezze nemmeno sul luogo del delitto. Il bosco dove stato trovato il cadavere sarebbe compatibile; anche se stato trovato troppo poco sangue – ha detto il comandante dei carabinieri; Alessandro Patrizio – e non escluso che l’omicidio sia avvenuto altrove.Due giorni fa; i cani molecolari hanno trovato tracce biologiche di Melania nel borgo di Colle; a poca distanza da dove la donna scomparsa: l potrebbe essere stata uccisa

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