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MILANO- Dove c’è guerra le donne sono in genere le prime a farne le spese. Non fa eccezione il conflitto libico; dove da tempo l’Onu denuncia casi di stupri sistematici. Tanto da aprire un’inchiesta presso la Corte penale internazionale dell’Aja. Ora anche il segretario di Stato americano Hillary Clinton si è detta profondamente preoccupata dalle notizie di stupri su vasta scala in Libia e ha condannato le forze di Muammar Gheddafi accusandole di usare lo stupro come strumento di guerra. LA DENUNCIA – La Clinton ha elogiato le «donne coraggiose» della Libia che si sono fatte avanti per raccontare le loro terribili esperienze di violenza nelle mani delle forze del colonnello e ha invitato a condurre un’inchiesta approfondita e a portare i reponsabili davanti alla giustizia. Inoltre il segretario di Stato ha condannato le violenze sessuali in Medioriente e Nord Africa dove; ha detto; come intimidazione nei confronti dei manifestanti che chiedono riforme vengono usati stupri; aggressioni sessuali e addirittura «test di verginità». «Atti del genere violano la dignità umana di base»; ha detto la Clinton.

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