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MILANO – L’epidemia legata al cosiddetto batterio-killer; potrebbe registrare un nuovo; inquietante capitolo. Anche se non ci sono prove certe che il nuovo caso registrato in Francia sia in qualche modo collegato. E per il momento l’agenzia regionale sanitaria locale ritiene che i collegamenti non ci siano ma siamo davanti ad una diversa infezione. Sei bambini sono infatti stati ricoverati in condizioni «preoccupanti» al policlinico di Lille; nel nord della Francia; per un’infezione alimentare legata a un tipo raro di batterio E. Coli dopo aver mangiato hamburger sospetti. LA VICENDA – Lo stato di salute dei sei è giudicato in alcuni casi «serio»; dicono i medici che al momento; però; non parlano di prognosi riservata anche se tre di loro sono tuttora in dialisi. Cinque dei bambini; fra i 20 mesi e gli 8 anni; sono stati ricoverati in rianimazione pediatrica dopo essere stati colti da diarree con perdite di sangue «importanti»; che sono sembrate legate alla consumazione di hamburger surgelati di marca «Steaks Country»; venduti negli ipermercati Lidl; secondo quanto reso noto dall’Agenzia regionale per la salute. «Questa infezione ad Escherichia coli – sottolinea l’agenzia – non ha alcun legame; al momento; con l’epidemia registrata in Germania»; che ha provocato la morte di 38 persone. Uno dei cinque bambini ha potuto lasciare l’ospedale già nella serata di mercoledì; gli altri sono ancora in osservazione. Le autorità regionali hanno già disposto il ritiro delle confezioni di hamburger ed è stato lanciato un appello a chi le avesse acquistate a riportarle nei punti vendita. Il produttore di hamburger; la società Seb; con sede a Saint-Dizier (Haute-Marne; a est); ha annunciato il ritiro di tutti i lotti di carne coinvolti; in un comunicato emesso nella notte tra mercoledì e giovedì. LIDL FRANCIA – «La sicurezza e la salute dei nostri clienti sono nostre priorità»; così Lidl-France; tramite il co-gestore dei supermercati in Francia Jerome Gresland; chiarisce la sua posizione. «La posizione di Lidl è chiara: per precauzione abbiamo ritirato dalla vendita la carne incriminata e abbiamo proceduto al ritiro dei prodotti con data di scadenza 10; 11 e 12 maggio 2012»; ha aggiunto Gresland; secondo il quale è la prima volta in 10 anni che la grande catena deve far fronte a un problema simile. Il prodotto incriminato è venduto in scatole da un chilogrammo (10 hamburger da 100 grammi) con una data di scadenza che va dal 10 al 12 maggio. Le autorità hanno invitato i clienti che hanno acquistato questa carne di «non consumarla e di consegnarla al punto vendita».

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