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Raffaele Guariniello; il pm che ha seguito le indagini che hanno portato all’apertura del processo Eternit; contro la multinazionale dell’amianto; sarebbe stato spiato dal 1994 da uomini vicini all’imputato Stephan Schmidheiny. All’epoca si discuteva ancora di pochi dipendenti ammalati; ma gi sembra ci fossere spie della multinazionale a Torino e a Casale. Questi particolari sono emersi nella nuova udienza del processo che si svolta ieri a Torino. Molti casalesi si sono presentati in aula con una fascia nera al braccio; in segno di lutto per la recente scomparsa di Luisa Minazzi; ex assessore all’ambiente di Casale morta lo scorso marted per mesotelioma. A testimoniare oggi sono stati il giornalista e scrittore casalese Gianni Turino; che alcuni anni fa ha scritto un libro in cui ricordava la sua giovinezza sommerso dalla micidiale polvere; Angelo Gnocco; ex dipendente Eternit e Silvana Tiberti; segretaria provinciale della CGIL che ha raccontato come gi dalla fine degli anni Settanta la Camera del Lavoro si sia impegnata a tutelare i dipendenti Eternit. Silvana Tiberti si anche soffermata sul legame tra lavoro; salute e tutela dell’ambiente. Il rischio di abbassare la guardia sulle condizioni di lavoro; in tempi di grave crisi economica e lavorativa come quelli che si stanno vivendo. Pur non essendo paragonabili alla strage Eternit; in provincia; secondo la segretaria persistono situazioni delicate. Luned si svolger la prossima udienza del processo Eternit; seguir una pausa estiva con probabile ripresa a met settembre.

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