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Ieri a Torino si è tenuta l’ultima udienza del processo Eternit prima della pausa estiva; che durerà funo a settembre. In questo mese si sono tenute tre udienze; durante le quali sono stati ascoltati oltre cento avvocati. Sergio Bonetto; avvocato di oltre 300 delle 6mila persone che si sono costituite parte civile nel processo; ha chiesto un risarcimento di 60 mila euro per il danno causato dall’esposizione all’amianto.”Questi tipi di inquinamento o di esposizioni a rischio”; ha dichiarato l’avvocato Bonetto” producono una situazione diffusissima di soggetti che non possono essere definiti vittime; nel senso che non hanno malattie immediati ma sono soggetti nel tempo a contrarre la malattia”. L’avvocato chiamato a concludere questa fase del processo ha aggiunto: ”solitamente c’è un crimine e una vittima; qui no. C’è un numero di potenziali vittime che oggi non sanno di essere malati”. Il processo riprenderà lunedì 29 settembre; giorno in cui avranno inizio le arringhe finali della difesa. I due imputati; Stephan Schmidheiny e Louis de Cartier; ex proprietari della multinazionale con sede a Casale; devono rispondere di disastro ambientale doloso e omissione di cautele sui luoghi di lavoro. La pubblica accusa ha già presentato la richiesta di 20 anni di condanna ciascuno. Dopo la pausa estiva toccherà alle difese per arrivare alla sentenza entro la fine dell’anno.

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