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«Per favore venite a liberarmi; mi sono chiuso in cantina perchè in cortile c’è un uomo che mi minaccia con un coltello ».Questa telefonata fatta da Paolo Pagliano ha fatto accorrere in via Viora una pattuglia di carabinieri che ha notato un uomo accovacciato vicino a una Fiat Uno con tutti i pneumatici bucati. Alla vista dei militari ha cercato di allontanarsi lanciando un coltello a serramanico lungo 28 centimetri in mezzo all’erba del giardino ma è stato bloccato e identificato per Teodoro Antonacci; 54 anni; abitante nel condominio. Accortosi dello scampato pericolo;Pagliano è uscito dalla cantina ma Antonacci; che era ubriaco; lo ha minacciato di morte: «Mi sono limitato alle gomme perchè sono arrivati i carabinieri ma stai tranquillo che ti ammazzo; te la faccio pagare; non finisce qui; se ora è toccato alla tua auto; più tardi tocca a te». Comparso in tribunale per direttissima; Antonacci (lo ha difeso Domenico Perrone); accusato di danneggiamento e minacce; ha patteggiato sei mesi ed è tornato libero. «Posso darle un consiglio? Smetta di bere; eviterà altri guai» gli ha detto il giudice Aldo Tirone. L’imputato ha spiegato che Pagliano lo ha insultato; facendogli perdere il lume della ragione; epilogo di una serie di dispetti.

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