ROMA (ITALPRESS) – “Sulle liste d’attesa ci sono notevoli miglioramenti, ma ancora ci sono tante pratiche che vanno migliorate e la legge lo consente senza bisogno di decreti attuativi che tra l’altro sono tutti in via di emanazione”. Lo ha detto il ministro della Salute, Orazio Schillaci, in un’intervista al Sole 24 Ore: “Penso al Cup unico, o al divieto assoluto di chiudere le liste d’attesa e le prenotazioni. Per questo c’è bisogno della completa partecipazione di tutti, in particolare delle Regioni. Quanto ai medici di famiglia, nessuno vuol togliere la libertà al cittadino di scegliersi il proprio medico. Però oggi la situazione, così com’è, non funziona. Lo vediamo dal fatto che sempre meno giovani scelgono di fare il medico di famiglia. Ed è necessario fare un cambiamento, nella direzione di offrire una sanità pubblica migliore ai cittadini. La cosa che mi dà più fastidio è che qualcuno evochi sempre lo spettro della privatizzazione che, ripeto, nessuno vuole fare”.
Alla domanda se il giovane medico di famiglia lavorerà nelle Case di comunità, magari come dipendente, Schillaci risponde così: “Ne stiamo discutendo con le Regioni e, ovviamente, teniamo anche in considerazione le opinioni dei medici di medicina generale. Io credo però che sulle case di comunità e sulla medicina territoriale non possiamo arretrare. Abbiamo bisogno della leale collaborazione dei medici di medicina generale e sono certo che ci sarà, per far funzionare meglio la medicina territoriale, visto che da questa dipendono tanti problemi, come il sovraffollamento del Pronto Soccorso. E poi bisogna anche sentire quelle che sono le esigenze dei nuovi medici”.
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