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Grigi battuti 2-1 al Brianteo, e ora sono guai. Eh sì, la situazione è difficile perchè il presidente, che molto ha speso, chiederà conto; perchè i tifosi, che tanto si aspettavano, cominceranno a mugugnare; perchè i giocatori, che in estate sembravano spavaldi, si faranno domande; perchè i media, sempre alla ricerca dello scoop, faranno ipotesi strampalate difendendo gli amici e accusando gli altri. Ma è il momento di tenere i nervi saldi, di non mollare, di stare uniti, perchè mancano ancora 31 partite e la classifica di oggi significa nulla. L’Alessandria non ha ancora vinto, è vero, e convinto meno ancora, però ci sono sprazzi di buon gioco macchiati da incredibili errori. Se si guardano i nomi, la squadra è fortissima, ma ci sono tanti giocatori nuovi che devono trovare l’equilibrio fra loro. Lavorano insieme da due mesi? Non importa, quasi sempre non bastano a diventare squadra e a prendere fiducia. Certo bisogna invertire la rotta, perchè 2 punti in tre partite, con 3 gol fatti e 4 subìti, sono un dato negativo, aggravato dai due pareggi in coppa Italia con conseguente eliminazione. E qui dovranno essere bravi il presidente, tenendo salda la guida societaria e facendo blocco, e l’allenatore, tenendo alto il morale della squadra e lavorando sulla testa dei singoli. Criticare è legittimo, ma non serve. Minacciare, meno ancora. Bisogna reggere l’urto e andare avanti. Magari i guai li scontiamo tutti all’inizio e poi voliamo al traguardo. Ma se si comincia a distruggere… bah, non ci voglio pensare. Veniamo alla gara. Primo tempo molle e noioso, con il Monza che prova a punzecchiare un po’ di più, ma finisce 0-0. Inizio di secondo tempo fantastico, divertente per chi ama il calcio e non tifa: 3 gol in 7′, con i lombardi che passano due volte (2′ e 4′ Sinigaglia) su una dormiente difesa grigia, e poi piemontesi che approfittano del calo di tensione del Monza e accorciano (7′ Valentini). Poi si torna alla normalità, con la squadra alessandrina che cerca il pari e il Monza che gioca di rimessa. Espulso Grauso, i grigi in superiorità numerica schiacciano l’avversario e dominano, ma una traversa e un palo negano il pareggio. Tutto considerato, in questo inizio stagione, la Fortuna è girata di là, ma sua sorella, la Sfiga, guarda di qua. Ma resistiamo: sappiamo che si girano tutte e due, prima o poi, e le cose cambiano. Vietato mollare. (r.b.)

Di Raimondo Bovone

Ricercatore instancabile della bellezza nel Calcio, caparbio "incantato" dalla Cultura quale bisettrice unica di stile di vita. Si definisce "un Uomo qualunque" alla ricerca dell'Essenzialità dell'Essere.

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