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Il libro del giornalista de “La Stampa”, Luca Rolandi

Le quattro squadre storiche del Piemonte orientale

Quando si cita il termine “Quadrilatero”, spesso ci si riferisce al sistema difensivo messo in atto dagli austriaci, i cui vertici corrispondevano alle fortezze di Peschiera del Garda, Mantova, Legnago e Verona. Oppure, alle quattro vie più importanti dello shopping a Milano. Invece, Luca Rolandi, giornalista de “La Stampa” e originario di Pozzolo Formigaro (AL), nel suo nuovo libro cita un altro quadrilatero, quello che nel calcio italiano delle origini identificava le quattro squadre del Piemonte Orientale (Pro Vercelli, Casale, Novara e Alessandria).
Quando-vinceva-il-QuadrilateroIn “Quando vinceva il Quadrilatero. 1908-1928: gli anni d’oro del calcio piemontese” (edito da Bradipolibri, 16 euro), l’autore racconta la storia di queste società senza scadere nella facile nostalgia dei tempi che furono, come nota Luca Ubadelschi nell’introduzione (la prefazione è a cura di Darwin Pastorin).
Il volume inizia con la Pro Vercelli, il club che ha avuto più gioie (ben sette scudetti, alla pari con il Genoa) e che ha messo in campo un nucleo di giocatori ben allenati, di talento e, soprattutto, autoctoni. Il team messo in piedi dal presidente Bozino e dai fratelli Bertinetti non aveva nulla di invidiare ai modelli di scuola anglosassone.
In seguito, si passa al Casale, la cui rapida ascesa ai piani alti ha fruttato uno storico scudetto (nell’annata 1913-1914), l’unico conquistato da un club di una città non capoluogo di provincia.
La scissione, avvenuta in prossimità della stagione 1921-1922, tra la Confederazione Calcistica Italiana (alla quale aderirono i team più importanti) e la Federazione Italiana Giuoco Calcio portò all’anomalia dei due campionati in contemporanea, il primo dei quali fu vinto dalla Pro Vercelli, il secondo dalla Novese (esperienza formalmente al di fuori del Quadrilatero ma di cui il libro parla).
I due capitoli conclusivi sono dedicati rispettivamente al Novara e all’Alessandria, che occuparono il posto di Pro Vercelli e Casale ai vertici del calcio locale e che, pur non vincendo molto, si fecero valere nelle varie competizioni, annoverando successivamente nelle loro rose campioni come Silvio Piola e, più in là, Gianni Rivera.

Stefano Summa

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