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Battuta 3-2 dalla Spal, l’Alessandria scende al quinto posto, superata dal Real Vicenza (sconfitto una settimana prima) e affiancata a 36 proprio dai ferraresi che, in virtù degli scontri diretti (al ‘Mocca’ finì 0-0) sono quarti. Ma la classifica è cortissima, ci sono 12 squadre in 10 punti, tutte a stretto contatto, e ogni domenica le posizioni vengono modificate. La sensazione è che siano almeno 16 (su 18) le squadre che vogliono restare in Lega Pro, e perciò la lotta sarà durissima fino a fine marzo, quando, a 4 turni dalla fine, qualche compagine non avrà più il margine numerico per provarci. Il mercato di gennaio ha rinforzato molti, e anche se l’opinione generale è che l’Alessandria sia la più forte, il posto nelle prime otto bisogna sudarselo, sperando di evitare l’appendice playoff che regalerà la nona posizione. La partita di ieri, a ben vedere, è stata guastata dall’espulsione di Marconi, bravissimo a prendere due ammonizioni in 10′ per interventi senza senso. Il primo giallo è arrivato per aver calciato in porta a gioco fermo, ed è uno di quegli atteggiamenti insopportabili dei calciatori che le società dovrebbero multare; il secondo è per un fallo a metà campo, tanto pesante quanto inutile, che può starci se sei pulito, ma che devi evitare se ti hanno appena castigato. Pace. Sui gol presi qualcosa da dire c’è, ma la dinamica è sempre la stessa: difesa che dorme sui cross e marcature smarrite. E il portiere Poluzzi, sul primo e sul terzo gol, appare, se non colpevole, almeno ‘revedibile’. Bene Valentini (doppietta), sempre il più bravo negli inserimenti. Ora ci sono due gare difficili per chiudere il mese: la prima a Rimini, un ritorno per mister D’Angelo, la seconda in casa col Renate. E proprio i riminesi, 3 punti sotto i grigi, rappresentano il ‘limite’ del nono posto, al quale bisogna star sopra: ieri hanno vinto il derby 1-0, risultato scontato visto che le due squadre, a fine stagione, si fonderanno e sarà proprio il Bellaria a sparire. Ma questo resta comunque un torneo strano, imprevedibile: prendete il Castiglione, che perde coi grigi in casa (vittoria pesante) e poi batte di fila Spal e Santarcangelo, o la Torres, che nel 2014 sembra un’altra squadra, fa punti con tutti e guadagna posizioni ogni domenica. I grigi con D’Angelo (1 solo pareggio finora), dopo il rodaggio iniziale, han fatto 9 punti su 12 sia a dicembre che a gennaio: se a febbraio tenessero la stessa media, l’obiettivo sarebbe lì, dietro l’angolo. Basta vincere. (r.b.)

Di Raimondo Bovone

Ricercatore instancabile della bellezza nel Calcio, caparbio "incantato" dalla Cultura quale bisettrice unica di stile di vita. Si definisce "un Uomo qualunque" alla ricerca dell'Essenzialità dell'Essere.

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