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Questa sera la truppa italiana in istanza nell’ Est Europa incrocerà le baionette con quella britannica guidata dal generale Hodgson; chi resta in piedi sfiderà la Grecia o; più probabilmente; la Germania in una proiezione calcistica dello scacchiere della Seconda Guerra Mondiale.

L’ Inghilterra è tutt’ altro che una squadra ostica: difesa ballerina e portiere farfallone sono il tallone d’ Achille di questa compagine; che però vanta forza fisica e temperamento dalla cintola in su: Gerrard; Walcott e Rooney gli uomini chiave; circondati da una schiera di gregari corridori.

Dal canto nostro non dobbiamo temere gli avversari ma noi stessi: l’ approcio mentale alla gara sarà fondamentale; siamo i favoriti e dobbiamo gestire la gara consapevoli di questo dato; noi siamo nel castello e loro sotto le mura ad assediare.

I precedenti sono a nostro favore e l’ ultimo scontro; il 27 marzo 2002 a Leeds; fu deciso da un gol di Vincenzo Montella: l’ aeroplanino bombardò gli inglesi a casa loro confermando ancora una volta l’ aforisma di Winston Churchill: “Gli italiani giocano una partita di calcio come se fosse una guerra e combattono una guerra come se fosse una partita di calcio”.

Che ci volete fare; siamo fatti così.

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