La vittoria sul Mantova (2-1) nell’ultimo anticipo serale della stagione ha portato in dote all’Alessandria un bellissimo terzo posto a quota 50, alla pari col Monza che, però, sta dietro: entrambe hanno battuto l’avversaria in casa (sempre 2-1) ma i mandrogni hanno +15 di differenza reti contro il + 14 dei lombardi. E questo terzo, bellissimo, posto, a -1 dal secondo e a +5 sul nono, arriva dopo un mese di marzo davvero magico, che vale oro in fatto di punti: 13 conquistati su 15 disponibili, 4 vittorie e 1 pareggio sempre segnando 2 gol a partita. Niente a che vedere con l’orribile novembre, 1 punto in 4 partite contro le stesse avversarie, mese peggiore del 2013-2014, che segnò il cambio in panchina fra Notaristefano a D’Angelo. A proposito di quest’ultimo, vorrei sottolineare i suoi meriti (si fa troppo poco) di questa stagione, ma soprattutto nelle ultime due partite, nelle quali la squadra è andata sotto ribaltando poi il risultato e andando a vincere con prove maiuscole nei secondi tempi. Con il Cuneo l’Alessandria ha sofferto in difesa, soprattutto centralmente, dove Mariotti faceva fatica a impostare il gioco sulla pressione avversaria. Nella ripresa D’Angelo ha tolto Sabato (‘remava’ parecchio anche lui) inserendo Sirri al centro con Mariotti a destra, e le cose sono cambiate radicalmente. La velocità e la fisicità del giovane centrale hanno dato equilibrio al reparto e alla squadra, invertendo l’inerzia della gara e trovando, proprio con Sirri, anche il gol-vittoria. Contro il Mantova stessa sequenza di punteggio (da 0-1 a 2-1) e stesso passaggio da un primo tempo di sofferenza ad una ripresa esaltante: prima i problemi su Floriano, che imperversava sulla fascia sinistra contro la difesa a 3, poi il passaggio al 4-4-2 con l’arretramento di Spighi a terzino e l’ex grigio svaporato di fronte a uno col suo passo. Per chiudere con l’inserimento di Scotto, che ha spaccato la gara: cambio abbastanza logico in sè, devastante per i virgiliani, sparìti nella ripresa.
Verdetti finali: dopo il Bassano promosso e Bra e Bellaria retrocessi, è finito matematicamente in serie D anche il Castiglione, ora a -13 dalla 12ma posizione con 4 partite da giocare. La prima delle quali, per i grigi, sarà a Verona con la Vecomp, che punta gli spareggi dai quali è fuori di 1 punto; sarà una partita vera, in cui non si potrà lasciar spazio all’euforìa di venerdì. Poi le due retrocesse a cavallo di Pasqua (con la pausa in mezzo) e la chiusura col Porto Tolle, che a quel punto potrebbe lottare ancora per i playoff. Ma i grigi, a maggio, dovrebbero già essere al sicuro. (r.b.)

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