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L’Alessandria va. L’Alessandria vola in Sardegna, porta a casa i 3 punti e si sistema al settimo posto, da sola, a quota 20, a -5 dalla vetta (Bassano) e a -3 dalla zona playoff (Real Vicenza). E’ stata una bella vittoria, quella di sabato nell’isola contro la Torres, che ha mostrato i lati migliori della squadra che, piano piano, sta trovando gli equilibri giusti. Due i sintomi che le cose stanno andando per il verso giusto: il gol di destro di Taddei (12′) e le dichiarazioni di Mezavilla, autore del raddoppio (30′). Partiamo dal primo giocatore, soprannominato ‘re Riccardo’: da qualche partita si è rimesso la corona e sta facendo la differenza, e la sublimazione di ciò sta nella convinzione con cui ha tirato di destro, da fuori area. Di solito quel piede lo usa per i passaggi e i tocchi corti, non per mettere paura al portiere: quando lo fa è perchè sta bene fisicamente, e quando sta bene fisicamente è un giocatore fuori categorìa. Arriviamo al secondo, autore del 2-0, di testa su corner, grazie ad uno schema mandato a memoria e con l’aiuto di una deviazione, peraltro ininfluente. Nel dopo gara ha detto: “Più ci mettiamo in testa che questo è un campionato di sacrificio e più partite vinceremo”. Chiaro, limpido, inequivocabile. Lo scrivo da tempo che questa squadra, fortissima tecnicamente per la categorìa, doveva trovare la voglia di sporcarsi la maglia, di ‘sputare sangue’, per dirla alla Dan Peterson. Quando lo fa, la qualità che ha riesce a fare la differenza. E forse non è un caso che le cose siano cambiate dopo la sconfitta di Bergamo: da allora tre vittorie (2 in campionato e 1 in coppa) con 8 gol fatti e 1 subìto. E allora ecco che il calendario, puntuale regista, propone la super-sfida di sabato prossimo: alle 19.30 al ‘Moccagatta’ arriverà il Bassano, attuale capolista e miglior attacco del girone.
In Coppa, invece, la sorte ha allontanato i grigi dallo stadio di casa: con il Como si giocherà da loro, al ‘Sinigaglia’, mercoledì 3 dicembre alle 14.30.

Di Raimondo Bovone

Ricercatore instancabile della bellezza nel Calcio, caparbio "incantato" dalla Cultura quale bisettrice unica di stile di vita. Si definisce "un Uomo qualunque" alla ricerca dell'Essenzialità dell'Essere.

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