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Per l’Alessandria è il periodo delle partite alle ore 18. Tre in fila, dal FeralpiSalò di domenica scorsa (2-0 al Moccagatta) al recupero di mercoledì 17 in casa col Bassano, passando per la sfida in riva al lago di domani, contro gli azzurri che solo 10 giorni fa hanno rifilato un rotondo 4-0 alla truppa di D’Angelo. Ma ho la sensazione che non sarà la stessa partita, che non finirà allo stesso modo. Intanto perchè sarà campionato  e non coppa Italia, perchè i mandrogni schiereranno un’altra formazione, perchè in mezzo c’è  stata un’altra vittoria grigia, perchè il Como è reduce da una dèbacle casalinga (1-3) nel recupero di mercoledì scorso con la Cremonese. Definita ‘uno ‘schiaffo  a cinque dita’ dal tecnico lariano Colella, che ha polemizzato con la data del recupero e la cosa gli ha dato parecchio fastidio, innervosendo un po’  un ambiente che già pregustava le primissime posizioni. Quindi per loro, quelli del Como, ci sarà da gestire la stanchezza dell’impegno infrasettimanale che, non solo in classifica li ha lasciati dove stavano, ma certamente avrà incrinato qualche certezza, maturata in coppa, nei confronti dell’Alessandria. Che a sua volta sta bene, viene da 5 vittorie di fila in campionato, ha un’ottima condizione fisica, non ha squalificati (solo Mora e Spighi diffidati) e recupera Obodo e Marconi. Dunque il tecnico alessandrino D’Angelo avrà a disposizione  quasi tutti (ancora fuori, ma quasi pronti, Cavalli e Ferrani) e potrà meditare la formazione con calma. Fermo restando il pacchetto arretrato (il trio Sosa-Sirri-Sabato davanti a Nordi), il rientro di Obodo in mezzo porterà all’esclusione di un esterno, probabilmente di destra, e vedremo se sarà Spighi o Vitofrancesco; in attacco il ritorno di Marconi rimanderà certamente Scotto in panca e la scelta potrebbe essere fra Guazzo (deve giocare per recuperare) e Rantier, tirato a lucido dopo la doppietta al FeralpiSalò. Solo l’altoparlante del ‘Sinigaglia’ svelerà il mistero.

Di Raimondo Bovone

Ricercatore instancabile della bellezza nel Calcio, caparbio "incantato" dalla Cultura quale bisettrice unica di stile di vita. Si definisce "un Uomo qualunque" alla ricerca dell'Essenzialità dell'Essere.

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